Aree idonee Sardegna, due società energetiche diffidano il Consiglio regionale

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Nella seduta odierna del Consiglio regionale della Sardegna è proseguita la discussione sul disegno di legge n.45 sulle aree idonee e non idonee.

Piero Comandini (Pd), presidente del Consiglio regionale, in apertura di discussione ha riferito all’Aula di aver ricevuto due missive da parte di altrettante società energetiche che diffidano l’Assemblea legislativa a prendere decisioni su materie di competenza statale. Stando a quanto riporta l’Ansa le diffide arrivano da Sardegna Green Energy e da RWE Renewables Italia.

“Due diffide che intendono minare la libertà dei consiglieri” ha detto Comandini che ha dichiarato “irricevibili” le diffide sostenendo che siano state mosse per “condizionare la discussione in Aula”.

Successivamente il capogruppo di Forza Italia, Angelo Cocciu, ha annunciato la decisione del suo gruppo di abbandonare l’Aula: “Non siamo mai stati d’accordo con il ddl n. 45, per questo vogliamo tenercene lontani. Non presenteremo emendamenti e non parteciperemo alla discussione”.

Il presidente della Commissione Governo del territorio, Roberto Li Gioi (M5S), ha detto che il provvedimento intende “consentire alla Sardegna di godere dei vantaggi di una svolta energetica epocale” prevedendo “700 milioni per le comunità energetiche”.

Antonio Solinas (Pd), presidente della Commissione Attività produttive, ha chiarito che l’articolo 3 della legge “non è un via libera alle autorizzazioni ma recepisce le richieste della autonomie locali. Saranno i comuni, eventualmente, a chiedere alla Regione la possibilità di autorizzare impianti nei propri territori”.

In conclusione del suo intervento Solinas ha affermato che “raffrontando il ddl con la proposta Pratobello, tolta la parte della Pratobello che chiede di dichiarare la Sardegna area non idonea, il ddl 45 è molto più restrittivo”.

Stefano Tunis (Sardegna 20Venti) ha contestato l’affermazione sostenendo che “questo non si evince dal testo né dalle relazioni di maggioranza. L’obiettivo è quello della transizione energetica eliminando la produzione di energia da combustibili fossili, ma su questo punto il testo è contradditorio e non dà nessuna possibilità di raggiungerlo”.

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