Il ricorso chiede l’annullamento dei pareri ambientali positivi per progetti di impianti fotovoltaici in aree identificate come “non idonee” dalla legge regionale e il riconoscimento della potestà esclusiva in materia di urbanistica.
Il Consiglio dei ministri ha deliberato di “non impugnare” la norma. Per Fabio Scoccimarro, assessore alla Difesa dell’ambiente del Friuli, la regione è “formalmente la prima ad aver legiferato in maniera equilibrata ed efficace”
Lo afferma la Regione in un botta e risposta col sindaco di Villanovaforru sull’esistenza o meno del prospetto grafico per le aree idonee e non idonee all’installazione di impianti rinnovabili
Il ministero ha comunicato la riapertura alle istanze di partecipazione al bando poiché non è stata esaurita la capienza finanziaria
Gli impianti sono consentiti, tra le altre, in aree dove insistono già progetti simili se comportano una variazione dell’area non superiore al 20%. Per gli impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra è in capo al titolare dell’impianto fotovoltaico l’obbligo di ripristino.
Legambiente ha pubblicato un rapporto in cui evidenzia un “forte ritardo” sugli obiettivi al 2030. Tra le proposte per velocizzarne il raggiungimento rientrano la riduzione dei vincoli per il fotovoltaico a terra e la possibilità di realizzare progetti agrivoltaici su tutte le aree agricole.
La Commissione europea ha approvato lo schema di Fer X transitorio italiano che prevede 9,7 miliardi di euro a sostegno di 17,65 GW di capacità di produzione FER.
La Ragioneria Generale dello Stato (RGS) ha “bollinato” il testo del decreto legislativo che dovrebbe entrare in vigore il 30 dicembre.
Per arrivare all’obiettivo Pniec di 131 GW di impianti FER al 2030 mancano 58 GW. Paolo Arrigoni, presidente del GSE, ha spiegato che con alcuni strumenti già varati si potrebbe raggiungere e superare quest’obiettivo già nel 2029.
Ieri al GSE la società di consulenza Althesys ha presentato il documento “Paesaggio e rinnovabili, una convivenza possibile. Opportunità e sfide per lo sviluppo sostenibile del territorio”. Tra gli altri, sono intervenuti anche Emanuele Merlino del MIC, Massimiliano Atelli, Gaetano Armao e Paolo Arrigoni.
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