Il decreto entra in vigore oggi e introduce, tra le altre, novità per le comunità energetiche, come l’ampliamento dell’elenco di possibili soci, per la transizione energetica delle imprese, tramite lo stanziamento di 600 milioni di euro, e per la diffusione dei sistemi di accumulo, prevedendo un fondo da 750.000 euro per gestire i procedimenti autorizzativi.
L’aggiornamento dei dati Terna evidenzia l’attivazione di 18.201 nuovi impianti fotovoltaici e 12.443 nuovi impianti di accumulo elettrochimico integrato su rinnovabili
Il team italiano di Afry ha spiegato a pv magazine Italia che gli 11 progetti per un totale di 1,43 GW dovrebbero raggiungere lo status Ready-to-Build entro un anno e mezzo. I progetti saranno localizzati in Piemonte, Lombardia, Veneto e Puglia.
“Il 2024 sarà poi l’anno dell’inizio del mercato dello storage nel C&I”, dice Mauro Moroni di Italia Solare. L’associazione guidata da Paolo Rocco Viscontini prevede che, a fine anno, la capacità installata sarà di circa 10 GWh e la potenza di oltre 5 GW. L’aumento è per lo più legato alla diminuzione dei costi di moduli e batterie.
L’obiettivo è di sviluppare entro il 2030 una pipeline di 3 GW di progetti. La società è guidata da Marco Petrone.
Sistemi di accumulo: sfiorati i 4.000 MWh connessi a fine marzo 2023. Confrontando i dati del Q1 2023 con i dati del Q1 2022 si può notare una crescita del 270% del numero degli accumuli connessi, 467% della potenza complessiva connessa e 291% della capacità massima connessa, riporta Italia Solare.
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