In Umbria due bandi per fotovoltaico e comunità energetiche

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L’Umbria ha approvato il lancio di due avvisi pubblici da 9 milioni di euro complessivi per la promozione delle rinnovabili negli edifici pubblici e il sostegno alle comunità energetiche rinnovabili (CER). Le iniziative arrivano su proposta dell’assessore all’Ambiente, Thomas De Luca, e sono state avallate dalla giunta regionale con le deliberazioni 443 e 444 del 14 maggio.

Il bando per il sostegno all’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo su edifici pubblici è finanziato dall’Accordo per la Coesione FSC 2021-2027 con una dotazione di 4,4 milioni di euro. L’avviso prevede l’obbligo per i beneficiari di attivare una manifestazione di interesse per una CER o aderire a una già esistente, potendo anche assumere il ruolo di produttore terzo, mettendo a disposizione il proprio impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Il bando per il sostegno pubblico alle energie rinnovabili e alla promozione delle CER prosegue l’attuazione del PR Fesr 2021-2027 con una dotazione di 4,6 milioni di euro. Si tratta della seconda edizione dell’avviso rivolto all’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo su edifici pubblici. A differenza della precedente versione, vengono applicati solo criteri di merito senza distinzioni o ripartizioni per categorie di enti. I criteri riguardano il rapporto costo/energia prodotta, il livello di autoconsumo, la presenza di sistemi di accumulo e la tipologia di installazione.

Punteggi aggiuntivi vengono assegnati per interventi che includono la coibentazione, la rimozione di amianto, la cantierabilità del progetto, la localizzazione in aree svantaggiate o critiche per la qualità dell’aria e la disponibilità dell’impianto per una CER.

I soggetti beneficiari per entrambi i bandi sono amministrazioni comunali, amministrazioni provinciali e le Aziende territoriali per l’edilizia residenziale (Ater).

Tra i criteri di valutazione e premialità per le domande di ammissione al bando, che sarà predisposto dal Servizio energia, ambiente e rifiuti, c’è il rispetto dei principi ambientali “Do not significant harm” (Dnsh) e “Climate proofing”. In particolare, per il Dnsh, sarà applicato il requisito di preparazione al riutilizzo, riciclaggio e recupero di materiale per almeno il 70% dei rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi, favorito dall’applicazione dei criteri ambientali minimi (CAM) per l’edilizia.

Per il Climate proofing, processo che integra la valutazione degli impatti dei cambiamenti climatici nello sviluppo di progetti infrastrutturali con l’obiettivo di garantire che le infrastrutture siano resilienti ai cambiamenti climatici futuri e che non peggiorino le condizioni climatiche locali, non sarà necessaria la verifica climatica per gli impianti solari installati su tetti che non rientrano in interventi integrati di efficientamento energetico.

“Con questi provvedimenti – ha commentato l’assessore De Luca – la Regione Umbria accelera gli investimenti per un futuro energetico più verde, puntando sul patrimonio pubblico e incoraggiando lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili”.

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