I provvedimenti di valutazione impatto ambientale favorevole espressi dal Mase tra il 4 e il 10 luglio
In arrivo “Io sono FVG”: una comunità energetica rinnovabile sotto la regia della Regione.
Il Collegio ha accolto il ricorso presentato contro il diniego a un impianto agrivoltaico da 7,5 MW rilevando la capacità di questa tipologia di progetti di rendere compatibili interessi pubblici comprimari
L’AID prevede un impianto da 758 kW con condivisione virtuale dell’energia con cinque punti di fornitura di Nuova Simplast. Previste poi “iniziative sociali sul territorio”.
Il testo: privilegiate CER e impianti di piccole dimensioni; le aree idonee includono superfici antropizzate e compromesse, coperture e aree edificate; particolare attenzione rivolta all’agrivoltaico, con requisiti stringenti nelle aree non idonee.
pv magazine Italia ha avuto il piacere di capire da Michelangelo Lafronza, segretario di Anie Rinnovabili, la posizione dell’associazione di categoria sul Net Zero Industry Act. “Per Anie non sono solo necessari i contributi al Capex degli investimenti, ma anche quelli agli Opex. Ciò consentirebbe di sostenere nel medio-lungo termine gli investimenti lato offerta, a cui è necessario abbinare anche una continuità di investimenti lato domanda.”
In un momento di aumentata politicizzazione della transizione energetica, come testimoniato dall’atto intimidatorio nei confronti del personale a lavoro presso il cantiere dell’impianto eolico in costruzione sul Monte Giogo a Villore, in Mugello, pv magazine Italia ha avuto il piacere di parlare con Gianluca Ruggieri, presidente di ènostra, per capire come condividere i benefici della transizione energetica con la popolazione.
La Commissione europea ha dichiarato a pv magazineche difficilmente darà la priorità al sostegno delle spese operative (Opex) per i produttori di energia solare e di tecnologie pulite, citando i timori di potenziali distorsioni del mercato, anche se i fallimenti aumentano in tutto il settore fotovoltaico europeo.
La governatrice annuncia che l’area passerà di proprietà alla Regione, così come previsto nell’accordo di programma stipulato nel 2008 con il ministero della Difesa e il Demanio
Le richieste dell’associazione al governo si concentrano anche sulla necessità di una maggiore omogeneità nella classificazione delle aree idonee, sul ruolo dell’energy manager, sulla possibilità di semplificare i processi per impianti in area urbana e limitare le installazioni in area agricola.
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