Il produttore cinese ha affermato che il risultato è stato confermato da TÜV Rheinland. È stato ottenuto grazie a una struttura a piramide ribassata che, a quanto pare, conferisce una texture selettiva all’area non elettrodica del lato posteriore e a una struttura di contatto con passivazione a zebra crossing che, a quanto pare, garantisce un’eccellente passivazione.
Un team di ricerca internazionale ha studiato l’impatto dei difetti puntiformi intrinseci nelle celle solari al selenio e ha concluso che non sono responsabili del deficit di tensione. Gli scienziati ritengono che le interfacce e i difetti estesi possano essere la causa del problema.
In un nuovo aggiornamento settimanale per pv magazine, OPIS, una società di Dow Jones, riferisce che i moduli assemblati negli Stati Uniti con celle importate continuano ad essere tra 0,26$/W e 0,33$/W, mentre i moduli con contenuto nazionale – che sono ancora limitati a pochi produttori – sono generalmente quotati tra 0,4$/W e 0,5$/W.
In Francia il riutilizzo dei pannelli fotovoltaici potrebbe raggiungere il 5-7% della filiera nei prossimi anni. L’organizzazione incaricata al riciclo dei pannelli nel Paese ha costituito un fondo di 3 milioni di euro e sta lanciando un bando per la realizzazione di nuove linee dedicate.
Il produttore solare cinese Longi ha presentato a Shanghai, in occasione della fiera SNEC 2025, un nuovo modulo fotovoltaico con un’efficienza del 25,9%, prodotto con tecniche di passivazione a bassa e alta temperatura.
L’italiana SoLink racconta in esclusiva a pv magazine Italia MicroGen, la sua nuova pensilina fotovoltaica multifunzione per la ricarica gratuita di dispositivi di micromobilità e personali. Progettata per integrarsi in qualsiasi ambiente, offre anche telecamere, Wi-Fi, sensori IoT e accumulo energetico. Le prime consegne sono previste in autunno.
Secondo Wood Mackenzie, JinkoSolar è in testa alle spedizioni globali di moduli fotovoltaici nel 2024, seguita da JA Solar, Longi, Canadian Solar e Trina Solar. La società di ricerca rileva un crescente spostamento verso la piena integrazione verticale tra i principali produttori.
La startup francese nata dal CEA ha avviato una linea di assemblaggio da 100 MW. La giovane azienda punta a distinguersi con il suo modulo fotovoltaico con supporto adesivo da 4,9 kg/m², progettato per tetti non predisposti per il fotovoltaico di edifici industriali, commerciali e logistici, che mira ad esportare oltre i confini della Francia.
Fimer aveva spiegato a pv magazine Italia che si aspetta di colmare il divario tecnologico con i principali concorrenti entro metà del 2026, quando lancerà anche soluzioni per il segmento utility-scale.
Giorgio Fantuz, general manager di FuturaSun, in un’intervista rilasciata a pv magazine Italia nel corso dell’Intersolar di Monaco ha spiegato quali sono i piani per la fabbrica in programma a Cittadella (PD).
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