La giornalista Lara Morandotti riassume le notizie sul settore fotovoltaico della settimana. Puntata 36 di venerdì 31 gennaio 2025.
L’accordo prevede la fornitura di energia rinnovabile proveniente da due impianti fotovoltaici siciliani, in provincia di Trapani e di Ragusa, per un periodo di dieci anni, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2034.
Secondo Kgal, il parco solare laziale è il più grande finanziato privatamente in Italia. Kgal ha già firmato un PPA decennale con Edison per la vendita dell’elettricità prodotta.
“Durante il processo di vendita, si è registrato un significativo interesse da parte di numerosi investitori nazionali e internazionali, a testimonianza delle favorevoli condizioni del mercato italiano e dell’attrattività dell’asset”, ha scritto BayWa r.e.
La giornalista Lara Morandotti riassume le notizie sul settore fotovoltaico della settimana. Puntata 35 di venerdì 24 gennaio 2025.
Caro energia, il governo punta su FerX, PPA e sulla nuova misura per la risoluzione delle criticità legate alla congestione virtuale della rete, “che verrà presentata la prossima settimana”.
L’accordo è stato finalizzato per due società veicolo (SPV); per la terza SPV il closing è previsto per aprile 2025, quando il relativo progetto raggiungerà lo stato di Ready to Build.
Il mercato fotovoltaico italiano risulta particolarmente interessante agli occhi degli investitori internazionali, nonostante una serie di complessità ancora non risolte dal Testo Unico sulle Rinnovabili tra cui, su tutte, la definizione dell’agrivoltaico, l’entrata in vigore e i regimi transitori.
Lo sviluppatore spagnolo Dominion ha siglato un accordo con il fondo italiano Equita Capital per la realizzazione di quattro progetti fotovoltaici in Italia. Due di questi saranno sviluppati in Sicilia e due in Basilicata, per una capacità totale di 74 MW.
Così, dice l’associazione degli industriali, il GSE non drenerebbe liquidità dal mercato delle rinnovabili di lungo termine ma fungerebbe da controparte centrale. Nel caso poi i CFD comprati siano più costosi di quelli venduti, Confindustria chiede di usare i proventi delle aste ETS.
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