Umbria, invasi e bacini saranno aree idonee per fotovoltaico galleggiante

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In Umbria gli invasi e i bacini saranno aree idonee per il fotovotlaico galleggiante. L’ha anticipato l’assessore all’Ambiente, Thomas De Luca, intervenendo ieri in Senato al convegno “Idroelettrico, sostenibilità delle risorse e equa distribuzione”.

“Rimarchiamo la nostra volontà di procedere speditamente verso la transizione energetica anche all’interno della legge Aree idonee dove abbiamo previsto un articolo dedicato al sostegno e all’implementazione dei sistemi di accumulo. Invasi e bacini sono le nostre batterie di energia e di acqua”, ha detto De Luca.

La norma, che la Regione ha ribattezzato #EnergiaUmbra, “ha trovato un momentaneo inciampo per effetto della sentenza del Tar Lazio” ha spiegato l’assessore. “Ma noi andremo spediti lo stesso. Nel testo abbiamo previsto un articolo dedicato al sostegno e all’implementazione dei sistemi di accumulo” ha continuato.

L’Umbria intende investire sul recupero di invasi e bacini abbandonati e su quelli che potranno essere realizzati sfruttando l’orografia del territorio. Averli definiti come aree idonee per la realizzazione di impianti fotovoltaici galleggianti e di impianti idroelettrici da pompaggio “vuol dire creare un traino economico per il loro recupero anche a fini idrici” ha detto De Luca. “Questo ci consentirà di poter collegare la produzione di energia rinnovabile ai bisogni sempre più crescenti di acqua per fini irrigui, ambientali ma anche idropotabili. Il surplus energetico di impianti fotovoltaici o eolici sarà usato per pompare acqua all’interno degli invasi, potendo conservare energia non di giorno in giorno ma anche di stagione in stagione” ha proseguito.

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