Wood Mackenzie ha pubblicato la classifica dei produttori di moduli fotovoltaici per il 2024.
“Per molti versi, il 2024 è stato un anno di sopravvivenza attraverso economie di scala”, ha dichiarato Yana Hryshko, responsabile della catena di approvvigionamento solare globale di Wood Mackenzie.
I primi 10 produttori di moduli a livello globale hanno spedito più di 500 GW di pannelli lo scorso anno.
“I prezzi aggressivi, l’intensa concorrenza e i continui investimenti hanno pesato molto sui margini, mentre le aziende perseguivano una leadership a lungo termine in termini di quote di mercato e tecnologia”, ha dichiarato Hryshko.
La classifica di quest’anno include un nuovo criterio che valuta la capacità dei produttori di “superare le crescenti tensioni commerciali e le barriere di mercato specifiche per ogni Paese”.
Secondo Wood Mackenzie, JinkoSolar è in testa alle spedizioni globali di moduli fotovoltaici nel 2024, seguita da JA Solar, Longi, Canadian Solar e Trina Solar. La società di ricerca rileva un crescente spostamento verso la piena integrazione verticale tra i principali produttori.
JinkoSolar ha ottenuto il punteggio più alto lo scorso anno, seguita da JA Solar, Longi, Canadian Solar e Trina Solar. Tutte le prime 10 posizioni sono state occupate da produttori asiatici, tra cui la sudcoreana Qcells e l’indiana Adani Solar.
“Nonostante le difficili dinamiche di mercato, i primi 10 produttori hanno mantenuto un forte tasso di utilizzo medio del 69%, a testimonianza dell’efficienza delle operazioni e della costante domanda dei loro prodotti”, ha dichiarato Wood Mackenzie in un comunicato. “Questa performance sottolinea la resilienza e la competitività dei principali produttori in un contesto di prezzi concorrenziali”.
Il rapporto ha sottolineato l’importanza di diversificare la produzione in diversi Paesi per far fronte alle tariffe d’importazione e ai requisiti di contenuto nazionale in diversi mercati. Ha inoltre evidenziato la spinta verso approcci più integrati verticalmente.
“Gli operatori più ambiziosi si stanno spostando a monte della produzione di wafer”, ha affermato Hryshko. “Questa strategia consente un controllo più stretto su costi, qualità e conformità, soprattutto in un contesto commerciale complesso. Di conseguenza, la dipendenza da fornitori terzi di wafer e celle è destinata a diminuire, ridisegnando il panorama delle forniture a monte nei prossimi anni”.
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