“L’obiettivo è quello di indirizzare le regioni nel più breve tempo possibile in maniera coerente verso l’individuazione delle aree idonee”, nel frattempo le regioni possono adottare da subito le zone di accelerazione. Lo ha detto la viceministra del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase), Vannia Gava, rispondendo a un’interrogazione di Marco Simiani (Pd) ieri in audizione alla commissione Ambiente della Camera.
Gava ha inoltre ribadito l’interpretazione del giudice per cui “le aree non idonee non possono essere declinate come aree in cui vige un divieto assoluto e aprioristico” e ha assicurato che il ministero “sta compiendo le necessarie e opportune valutazioni” sui correttivi da adottare al DM Aree idonee.
Di seguito riportiamo la risposta integrale della viceministra:
“Il giudice amministrativo ha annullato la disposizione di cui all’articolo 7, commi 2 e 3, del DM del 21 giugno 2024 sulle cosiddette aree idonee. Tra i principi affermati dal TAR Lazio vi è quello per cui le aree non idonee non possono essere declinate come aree in cui vige un divieto assoluto e aprioristico all’installazione di impianti da Fer.
Il Tar ritiene altresì necessario che si proceda a un’individuazione dei criteri che debbono guidare le regioni nella definizione delle aree idonee e non idonee più puntuali ed analitica rispetto a quella contenuta nei citati commi 2 e 3 dell’articolo 7 del DM 21 giugno.
Si conferma che il ministero in questo tempo sta compiendo le necessarie e opportune valutazioni sui correttivi occorrenti e la disciplina dei criteri per l’individuazione delle aree idonee col nuovo DM. Dovrà ovviamente seguire il medesimo procedimento già eseguito per il DM del 21 giugno 2024 che è previsto dalla norma primaria di riferimento (d. lgs. 199/2021, ndr) con il concerto del ministero della Cultura e del ministero dell’Agricoltura e col raggiungimento dell’intesa in sede di unificata.
L’obiettivo è quello di indirizzare le regioni nel più breve tempo possibile in maniera coerente verso l’individuazione delle aree idonee e consentire perciò un più rapido e ordinato sviluppo degli impianti da fonti rinnovabili.
Nel frattempo con il DL infrastrutture strategiche n. 73 del 2025 è stata recentemente riveduta la disciplina delle zone di accelerazione, anche nella prospettiva di mettere da subito le regioni nella condizione di adottare gli appositi piani senza attendere la definizione delle vicissitudini relative alle leggi regionali di individuazione delle aree idonee che a ogni modo si ribadisce intendimento di questo ministero portare a termine il prima possibile e nel più efficace dei modi”.
I presenti contenuti sono tutelati da diritti d’autore e non possono essere riutilizzati. Se desideri collaborare con noi e riutilizzare alcuni dei nostri contenuti, contatta: editors@nullpv-magazine.com.
Inviando questo modulo consenti a pv magazine di usare i tuoi dati allo scopo di pubblicare il tuo commento.
I tuoi dati personali saranno comunicati o altrimenti trasmessi a terzi al fine di filtrare gli spam o se ciò è necessario per la manutenzione tecnica del sito. Qualsiasi altro trasferimento a terzi non avrà luogo a meno che non sia giustificato sulla base delle norme di protezione dei dati vigenti o se pv magazine ha l’obbligo legale di effettuarlo.
Hai la possibilità di revocare questo consenso in qualsiasi momento con effetto futuro, nel qual caso i tuoi dati personali saranno cancellati immediatamente. Altrimenti, i tuoi dati saranno cancellati quando pv magazine ha elaborato la tua richiesta o se lo scopo della conservazione dei dati è stato raggiunto.
Ulteriori informazioni sulla privacy dei dati personali sono disponibili nella nostra Politica di protezione dei dati personali.