“Il primo semestre del 2025 segna una battuta d’arresto per la crescita del fotovoltaico in Italia”, così Italia Solare commenta l’andamento dei primi sei mesi dell’anno a seguito di un’elaborazione dei dati Gaudì di Terna.
Da gennaio a giugno sono stati connessi 113.465 nuovi impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva pari a 2.809 MW. Un risultato nettamente inferiore – evidenzia l’associazione – rispetto allo stesso periodo del 2024, con una flessione del 33% nel numero di impianti e del 16% in termini di potenza installata. A livello complessivo a fine giugno risultano connessi 1.992.353 impianti fotovoltaici in Italia, per una potenza cumulata di 39.885 MW.
Il calo del primo trimestre si è confermato anche nel secondo trimestre dell’anno: i nuovi impianti connessi da aprile a giugno sono stati 56.844, -25% rispetto allo stesso trimestre del 2024 (75.629), per una potenza aggiuntiva di 1.377 MW, -17% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (1.651 MW).
I numeri confermano l’andamento registrato a livello europeo, secondo quanto riportato dal rapporto semestrale di SolarPower Europe, che evidenzia un rallentamento dovuto in particolare al calo del segmento residenziale, a seguito dell’attenuarsi della crisi energetica e della progressiva fine dei relativi incentivi in mercati chiave come Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Ungheria, Italia e Paesi Bassi.
Il mercato europeo del fotovoltaico utility scale si dimostra invece relativamente “resiliente” ed è trainato dalle aste pubbliche nei diversi Paesi europei che promuovono progetti flessibili, combinati con sistemi di accumulo o impianti eolici.
“I dati del primo semestre evidenziano con chiarezza che la fase espansiva del fotovoltaico residenziale si è interrotta. Il calo di oltre il 30% del numero di installazioni non può essere ignorato: è il sintomo di una fase di incertezza normativa e di rallentamento negli investimenti, soprattutto per le famiglie e le PMI,” commenta Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare.
“La buona notizia è che il segmento utility scale continua a crescere, ma da solo non basta. Serve una strategia strutturale: detrazioni stabili, semplificazione delle connessioni e regole certe per lo sviluppo degli impianti in autoconsumo e delle comunità energetiche. Non possiamo permetterci di perdere slancio proprio ora che la transizione energetica entra nella fase più critica.”
Crescono i grandi impianti
Il rallentamento riguarda in particolare il segmento residenziale e quello commerciale-industriale, tradizionalmente legati agli impianti sotto il MW.
Nella fascia <20 kW, ovvero quella relativa al settore domestico, sono stati installati 106.562 impianti per 686 MW complessivi: si tratta di un calo del 31% rispetto al primo semestre del 2024.
Anche il segmento 20 kW – 1 MW, che comprende il commerciale e industriale, ha segnato un’importante contrazione: 804 MW installati, pari a un calo del 32% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Fa eccezione il comparto degli impianti utility scale, ovvero quelli di taglia superiore a 1 MW, dove si osserva una crescita del 12% su base annua: nei primi sei mesi del 2025 sono stati connessi 307 impianti, per una potenza totale di 1.319 MW.
Andamento mensile stabile
I dati mensili confermano un ritmo di crescita relativamente stabile nel corso del semestre: si è passati dai 487 MW di gennaio ai 635 MW di giugno, con una media di circa 450 MW/mese. Si tratta di valori inferiori rispetto al 2024, quando si registravano picchi mensili prossimi ai 700 MW grazie al traino del Superbonus e all’accelerazione post-crisi energetica, ma comunque di valori superiori al periodo pre Superbonus.
Il Lazio guida le installazioni
A guidare la classifica regionale per potenza fotovoltaica installata nel primo semestre 2025 è il Lazio, con 420 MW connessi, seguito dalla Lombardia con 358 MW e dal Veneto con 252 MW. Appena sotto il podio si trovano Piemonte (245 MW) e Puglia (244 MW), che registrano valori molto ravvicinati. A completare la top ten ci sono Emilia-Romagna (217 MW), Sicilia (191 MW), Sardegna (169 MW), Campania (141 MW) e Toscana, che chiude la graduatoria con 101 MW installati.
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