Red III e correttivo Testo unico FER, le richieste di Terna

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Proseguono alla Camera le audizioni relative allo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva europea RED III (direttiva UE 2023/2413) e sullo schema di decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo n. 190/2024, ovvero il Testo unico FER. Terna in particolare ha chiesto un’estensione delle semplificazioni previste per le rinnovabili anche alle opere di rete funzionali alla transizione energetica. Secondo l’operatore di rete, dovrebbero godere di un favor anche le infrastrutture che solo in parte ricadono nelle zone di accelerazione, poiché difficilmente coincidono integralmente con tali perimetri.

Nel complesso, l’obiettivo è allineare gli iter di autorizzazione degli impianti da fonti rinnovabili, compresi i fotovoltaici, con la realizzazione tempestiva delle opere di allaccio e degli adeguamenti di rete, condizione necessaria per la reale messa in esercizio e il perseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione.

Terna ritiene “decisive” per comprimere tempi e complessità dei procedimenti, l’estensione del parere paesaggistico non vincolante e la non applicazione di VIA/screening quando le opere di mitigazione sono già definite in VAS nei piani delle zone di accelerazione.

La società reputa inoltre “urgente” rendere strutturali tali esenzioni per assicurare continuità oltre il 30 giugno 2025 alla cornice europea temporanea, così da accelerare autorizzazioni per impianti rinnovabili, sistemi di accumulo, relative connessioni e adeguamenti della Rete di trasmissione nazionale (RTN) necessari all’immissione in rete.

Relativamente al correttivo del Testo unico FER (AG 332), pur valutando positivamente chiarimenti come l’estensione agli accumuli e il rafforzamento dell’interesse pubblico prevalente, Terna chiede coerenza con il recepimento della Red III (AG 324).

Contesta inoltre il termine perentorio di 12 mesi per l’esecuzione dei decreti di esproprio/asservimento per le opere di connessione, ritenendolo incompatibile con la complessità delle opere e propone come tempistica almeno due anni prorogabili.

Per dare certezza alle procedure abilitative semplificate (PAS) sulle connessioni, chiede di esplicitare l’obbligo di allegare “elaborati tecnici completi per la connessione” approvati o predisposti dal gestore di rete, l’inclusione del gestore tra i soggetti abilitati alla piattaforma Suer con profili di consultazione più ampi e la definizione del percorso per vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità, ad esempio tramite conferenza di servizi comunale.

Le audizioni sui due schemi sono iniziate la scorsa settimana in cui sono state ascoltate anche Italia Solare e Alleanza per il fotovoltaico che hanno concordato sul fatto che alcune modifiche previste complicherebbero ulteriormente le procedure.

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