Correttivo Testo unico FER oggi in Consiglio dei ministri: il testo

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Il Consiglio dei ministri (Cdm), convocato per oggi alle 17 a Palazzo Chigi, prevede l’esame definitivo dello schema di decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo n. 190/2024, ovvero il Testo unico FER.

Il testo approda in Cdm a seguito dell’iter parlamentare, conclusosi il 12 novembre, durante il quale le Commissioni VIII (Ambiente) e X (Attività produttive) della Camera dei deputati hanno espresso parere favorevole subordinato ad alcune condizioni, anche a seguito delle audizioni svoltesi.

La relazione illustrativa riporta che le condizioni poste dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome e dall’Anci, nell’ambito dei lavori della Conferenza unificata, e dalle Commissioni VIII e X di Montecitorio sono state accolte.

In sintesi, le osservazioni hanno riguardato i seguenti temi: il principio dell’interesse pubblico prevalente, per aspetti non oggetto di correttivo; l’ambito definitorio, con particolare riguardo alle nozioni di “avvio della realizzazione degli interventi”, “interventi edilizi”, “opere connesse” e “infrastrutture indispensabili”; le funzionalità della Piattaforma Suer; l’effetto cumulo; le prescrizioni in materia di titoli edilizi; l’ampliamento della portata del regime dell’attività libera con riguardo a talune fattispecie di interventi; la compatibilità con gli strumenti urbanistici e i regolamenti edilizi anche delle fattispecie di interventi sottoposte al regime di PAS e di autorizzazione unica; le procedure espropriative; le misure di compensazione; la proroga dei termini di decadenza del titolo autorizzatorio e la proroga del titolo concessorio; la facoltà dei soggetti proponenti di avviare autonomamente le procedure di valutazione dell’impatto ambientale in caso di inerzia dell’amministrazione competente per l’autorizzazione unica; le concessioni per la posa in opera di cavidotti; specifiche semplificazioni per investimenti in impianti fotovoltaici in aeroporti.

Le ulteriori osservazioni della VIII Commissione (Ambiente) del Senato, si legge nella relazione illustrativa, “sono relative agli allegati e in gran parte non attengono alle disposizioni contenute nello schema di decreto legislativo sottoposto a parere”.

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