Plenitude testa moduli solari tandem perovskite-silicio in un impianto pilota su scala utility

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Swift Solar ha reso nota una partnership con lo sviluppatore solare per la sperimentazione pilota su scala industriale e la valutazione di accordi di fornitura a lungo termine. Plenitude è controllata dal gruppo energetico italiano Eni, che punta a raggiungere 15 GW di capacità rinnovabile installata entro il 2030.

Eni Next, il braccio di venture capital aziendale di Eni, è uno degli investitori strategici di Swift Solar.

La collaborazione rappresenta una tappa importante nella commercializzazione della tecnologia a perovskiti per il fotovoltaico su larga scala. Il progetto comprende test pilota della tecnologia di Swift Solar in un impianto solare di Plenitude situato negli Stati Uniti, con l’obiettivo di validare in una fase iniziale le prestazioni e la durabilità in condizioni operative reali su scala utility.

“I grandi sviluppatori non avviano progetti pilota se non vedono un reale potenziale commerciale, e questo riflette l’interesse di Plenitude nell’esplorare soluzioni fotovoltaiche di nuova generazione”, ha dichiarato Joel Jean, CEO e co-fondatore di Swift Solar. “Stiamo riscontrando la stessa urgenza tra i clienti di molti settori. Tutti vogliono prestazioni più elevate e catene di approvvigionamento interne più sicure”.

Secondo quanto riferito dall’azienda, la tecnologia tandem perovskite-silicio di Swift Solar è progettata per raggiungere efficienze del modulo pari o superiori al 28%, rispetto al 20–24% dei pannelli solari tradizionali. Questo consente di generare fino al 40% in più di energia dalla stessa superficie.

Il vantaggio in termini di efficienza diventa particolarmente rilevante con l’aumento della domanda di elettricità proveniente dai data center legati all’intelligenza artificiale. La tecnologia consente infatti di produrre più energia da terreni limitati, riducendo i costi di installazione e migliorando la redditività dei progetti.

La tecnologia proprietaria di Swift Solar per i moduli tandem a perovskite è protetta da brevetti esclusivi concessi dal MIT, da Stanford e dal Nrel. L’azienda detiene oltre 40 brevetti e ha ricevuto più di 60 milioni di dollari di finanziamenti da fondi di venture capital, investitori privati e agenzie governative, tra cui il Dipartimento dell’Energia e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.

 

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