La Commissione europea ha emanato una normativa secondaria nell’ambito della legge sull’industria a zero emissioni (Net-Zero Industry Act o NZIA) per aiutare l’Europa a produrre almeno il 40% del suo fabbisogno annuale di tecnologie strategiche, tra cui moduli fotovoltaici, batterie e pompe di calore.
“Queste norme chiariscono quali progetti di produzione possono beneficiare di specifiche disposizioni della legge, come quelle relative alle autorizzazioni, allo status di progetto strategico e ai criteri non di prezzo”, ha dichiarato la Commissione in un comunicato. “L’atto odierno chiarisce l’ambito di applicazione di NZIA elencando i componenti specifici per i quali si applicheranno i requisiti NZIA”.
La Commissione ha spiegato che i criteri non di prezzo per le aste di energia rinnovabile negli Stati membri dell’UE includeranno una condotta aziendale responsabile, la sicurezza informatica e i contributi alla sostenibilità e alla resilienza. Queste regole entreranno in vigore alla fine del 2025 e dovranno essere applicate ad almeno il 30% dei volumi d’asta, circa 6 GW all’anno per Paese.
Le disposizioni elencano anche i prodotti tecnologici a zero emissioni ammissibili, identificano le dipendenze da paesi terzi per alcune tecnologie e definiscono i progetti di produzione a zero emissioni ammissibili allo status di “progetto strategico”.
“La mossa segue la pubblicazione della legge sull’industria a zero emissioni nel giugno 2024 e le relative consultazioni pubbliche nel febbraio di quest’anno”, ha dichiarato l’associazione SolarPower Europe. “Attendiamo con ansia di vedere le prime aste previste dalla legge nel 2026 e incoraggiamo gli Stati membri ad attuare efficacemente i principi di resilienza, compresi i premi per i pannelli solari made-in-Europe. Con i produttori di energia solare in pericolo, non c’è tempo da perdere”.
La legge NZIA prevede un’autorizzazione più rapida per tutte le tecnologie rinnovabili e di stoccaggio dell’energia, stabilendo tempi massimi di autorizzazione in base alla portata e alla produzione del progetto. La legislazione istituisce inoltre delle valli di accelerazione Net-Zero, in cui gli Stati membri si occuperanno di parte della raccolta delle prove di valutazione ambientale per snellire le autorizzazioni.
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