Il Friuli verso lo stop al fotovoltaico in alcuni Comuni e chiede limitazioni ai sistemi BESS

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La giunta del Friuli Venezia Giulia intende apporre dinieghi al fotovoltaico sui terreni agricoli di cinque Comuni. Inoltre, l’assessore alla Difesa dell’ambiente energia e sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, vuole introdurre limitazioni alle BESS “per limitare la concentrazione solo su certi Comuni e garantire la suddivisione del carico su tutto il territorio regionale”.

Nei Comuni di Carlino, San Giorgio di Nogaro, Martignacco, Romans d’Isonzo e Torviscosa – spiega l’assessore in una nota – sono in fase di valutazione progetti di impianti fotovoltaici per un totale di 101,77 MW. Cifre che, secondo la giunta, raggiungono la saturazione del 3% della superficie agricola e della collocazione degli impianti al di fuori dalle aree idonee prevista dalle legge regionale.

Scoccimarro ha incontrato tre dei sindaci “di uno dei territori maggiormente impattati per la loro posizione strategica lungo la dorsale Terna 380 kV”: i Comuni di Pavia di Udine, Santa Maria la Longa e Trivignano Udinese.

L’assessorato friulano è ora in attesa di capire come il ministero dell’Ambiente voglia modificare il DM Aree idonee. Intanto – osserva Scoccimarro – “siamo riusciti a governare una situazione che stava diventando quasi emergenziale per certi Comuni che rischiavano di diventare enormi specchi a cielo aperto”.

Il rappresentante di giunta ha poi evidenziato la necessità di “dover fronteggiare un’altra ’emergenza’ dovuta all’aumento esponenziale di richieste autorizzative dei Bess”.

“Siamo consapevoli che questi sistemi di accumulo per immagazzinare energia elettrica siano fondamentali per garantire la stabilità delle reti, per evitare situazioni drammatiche come quelle verificatesi in Spagna alcuni mesi fa e per rilasciare l’energia nei momenti di picco della richiesta. Però – ha ribadito l’esponente della giunta – è doveroso evitare che vi possano essere solo dei Comuni che rischiano di diventare le ‘batterie’ della nazione e di veder mutare totalmente il proprio territorio”.

L’assessore ha annunciato che “nei prossimi giorni” avrà un’interlocuzione con il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e la viceministra all’Ambiente, Vannia Gava, “perché abbiamo intenzione di normare quanto prima, in accordo con il ministero dell’Ambiente, per limitare la concentrazione di questo tipo di impianti solo su certi Comuni e garantire la suddivisione del carico su tutto il territorio regionale”.

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