In un nuovo articolo pubblicato su Nature Communications, il produttore cinese di energia solare ha spiegato che la cella a contatto posteriore a etero-giunzione che ha presentato alla fine del 2023 ha raggiunto una delle più alte tensioni a circuito aperto mai registrate per questa tecnologia di cella, oltre a perdite di corrente di cortocircuito inferiori alla norma. I risultati sono stati confermati dall’Istituto tedesco per la ricerca sull’energia solare (ISFH).
L’azienda automobilistica statunitense ha dichiarato che il suo nuovo sistema di accumulo offre la possibilità di integrarsi con gli impianti fotovoltaici. Può essere scalato fino a raggiungere una capacità di 35,4 kWh, che secondo l’azienda consentirebbe di accumulare circa 20 ore.
Arctech Solar dichiara di aver firmato un ordine di 2,3 GW di inseguitori dall’Arabia Saudita, dove fornirà inseguitori progettati per il terreno desertico e i forti venti della regione.
Il sistema può ridurre i costi dell’elettricità nell’acquacoltura. È composto da un laghetto aperto, una ruota meccanica a pale, un motore e un sistema di trasmissione di potenza, un circuito di controllo della velocità del motore, un modulo fotovoltaico da 100 W, una batteria da 12 V con una capacità di 60 Ah, un inverter e un regolatore di carica da 10 A.
Il nuovo modello di finestra fotovoltaica multifunzionale ha lo scopo di produrre elettricità e allo stesso tempo di fornire una protezione dal surriscaldamento per un migliore comfort termico e visivo degli ambienti interni. È costituita da un vetro isolante con strisce di celle solari bifacciali in silicio cristallino e tende veneziane incorporate che fungono da riflettori per il lato posteriore delle celle.
La startup Girasol Energy, con sede a Tokyo, e l’ufficio delle imprese della prefettura giapponese di Yamanashi hanno rimesso a nuovo il più vecchio impianto fotovoltaico del Giappone, un campo da 100 kW costruito nel 1993. Il progetto mirava a sostituire parzialmente i moduli solari originali con un’efficienza del 13,3% offrendo un’alternativa allo smantellamento e al riciclaggio dei componenti del sistema.
Alcuni ricercatori svedesi hanno misurato la resa dell’orzo in un impianto agrivoltaico verticale e hanno scoperto che, nonostante l’ombra creata dai moduli, la resa è paragonabile a quella delle condizioni di controllo in campo aperto se non leggermente superiore. La metodologia adottata può essere replicata per altri siti e colture.
Ricercatori danesi hanno scoperto che l’utilizzo di una pompa di calore aria-acqua su larga scala nel teleriscaldamento solare può ridurre significativamente il costo livellato del calore. La configurazione di sistema proposta è stata simulata per un impianto di teleriscaldamento esistente in Danimarca ed è risultata in grado di migliorare la flessibilità del sistema in risposta ai prezzi dell’energia.
Ricercatori spagnoli hanno creato un nuovo modello per stimare con precisione la produzione di olio e la generazione di energia in impianti agrivoltaici costruiti in oliveti a siepe. L’approccio proposto consente anche di generare equazioni matematiche che stimano l’influenza delle variabili di progetto del sistema.
Il governo ceco sta cercando di ridurre retroattivamente le tariffe di alimentazione (FIT) concesse ai progetti fotovoltaici tra il 2006 e il 2013. Il settore solare locale ha criticato la mossa, sostenendo che potrebbe scatenare il panico tra gli investitori.
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