Alcuni scienziati canadesi hanno studiato la crescita della lattuga romana sotto moduli solari a film sottile di tellururo di cadmio con trasparenza variabile e radiazione fotosinteticamente attiva, scoprendo che il quadro normativo tedesco è il più efficace per massimizzare i benefici dell’agrivoltaico.
Un team di ricerca internazionale ha integrato un monostrato autoassemblato interconnesso nel fotovoltaico indoor in perovskite per migliorarne la stabilità e la durata. La nuova struttura è stata testata mediante la fabbricazione di celle, mini moduli e un prototipo di dispositivo di etichettatura elettronica dei prezzi.
Ricercatori in Egitto hanno sviluppato nuove strategie di controllo per gestire le fluttuazioni di frequenza durante il deload di un impianto fotovoltaico. La metodologia proposta combina un regolatore proporzionale-integrale con un regolatore della velocità di variazione della frequenza.
Alcuni ricercatori hanno simulato un dispositivo composto da cinque pannelli monocristallini che funziona con un’efficienza del 98,92%
Ricercatori turchi hanno condotto uno studio sperimentale sugli angoli di inclinazione ideali per gli impianti fotovoltaici installati sui canali. La loro analisi ha dimostrato che un angolo di inclinazione di 8 gradi porta costantemente a una maggiore performance.
I ricercatori hanno simulato 160 casi di installazione di tetti fotovoltaici nell’Italia meridionale e settentrionale. Tra i parametri che cambiavano: le dimensioni e il tipo di pannelli, il tasso di copertura del tetto. Gli albedo considerati erano 20%, 40%, 60% e 80%, che si riferiscono a diversi tipi di materiali del tetto.
Un team di ricerca internazionale ha sviluppato un metodo di telerilevamento basato su indici per vedere le tendenze nello sviluppo globale del fotovoltaico in acqua. È emerso che la Cina rappresenta attualmente l’80% della capacità totale di distribuzione globale.
Alcuni ricercatori hanno simulato l’aggiunta di pannelli solari galleggianti all’Etzelwerk, una centrale idroelettrica a pompaggio ad anello aperto. Utilizzando il 10% del bacino superiore per i moduli, il team è riuscito ad aggiungere circa il 20% della produzione di energia.
Un gruppo di ricercatori ha posizionato degli ugelli nebulizzatori all’interno di un modulo fotovoltaico bifacciale e ne ha monitorato l’attività in un clima molto caldo. Il pannello è risultato in grado di generare fino al 37% di elettricità in più nelle giornate di sole e fino al 46% in più nelle giornate nuvolose rispetto ai pannelli monofacciali standard.
Scienziati hanno sviluppato una formulazione precursore per vari strumenti di simulazione fotovoltaica, che consente di calcolare le prestazioni previste degli impianti solari installati sui pendii collinari. I test di convalida rispetto a un assetto sperimentale hanno mostrato un margine di errore inferiore al 3%.
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