Espresso inoltre parere negativo per agrivoltaico da 20,66 MW tra Basilicata e Puglia
Terna ha pubblicato il rendiconto degli esiti per l’asta madre del mercato della capacità per il 2026. Dei 140 MW di capacità nuova assegnata gli accumuli elettrochimici rappresentano il 60%, mentre il termico, l’eolico e il solare hanno ottenuto percentuali pari rispettivamente al 30,7%, 7,1% e 2,1%.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha adottato il decreto per ripartire una quota dei proventi delle aste delle quote di emissione di anidride carbonica tra le regioni. A Lombardia, Puglia e Sicilia destinati 3,5 milioni di euro ciascuna.
Il progetto è stato presentato da una società del gruppo greco Metlen Energy & Metals e prevedeva l’inclusione di un impianto di produzione di idrogeno verde.
La Commissione europea ha inviato un parere motivato all’Italia e altri sette stati membri per non aver facilitato l’accelerazione alle procedure di autorizzazione per i progetti di energia rinnovabile.
L’assessore alla Difesa dell’ambiente del Friuli Venezia-Giulia, Fabio Scoccimarro, ha presentato ieri i contenuti dello schema di legge per le aree idonee della regione. “L’esigenza è quella di concentrare gli impianti a fonti rinnovabili su superfici già costruite o comunque di minor pregio e non idonee ad altri usi come tettoie, parcheggi, aree di servizio, discariche, siti oggetti di bonifica e, in particolar modo, aree militari dismesse, riqualificando così spazi urbani altrimenti non utilizzabili e che spesso sono un problema per gli enti locali”, ha dichiarato l’assessore.
È quanto emerge da un rapporto realizzato dall’osservatorio sulle agroenergie di Confagricoltura con il sostegno di Enel.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha dichiarato che si tratta del primo regolamento di questo tipo approvato da un comune italiano.
L’Umbria, come già avvenuto in altre regioni, ha optato per un coinvolgimento diretto delle amministrazioni comunali nel percorso per la definizione della nuova legge regionale sulle aree idonee.
Il progetto è presentato dalla società Ibvi 23 S.r.l. per la costruzione di un impianto agrivoltaico denominato “Salandra” nei Comuni di Salandra e Garaguso (MT).
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