Con l’inizio di un nuovo ciclo di riequilibrio, il mercato fotovoltaico europeo nel Q2 2025 mostra segnali chiari di maturazione strutturale. Per un’analisi completa dei dati, delle politiche e delle tendenze, consulta l’articolo integrale: 2025Q2 – Riepilogo del settore fotovoltaico
1. Crescita rallentata delle installazioni, emergono differenze regionali
Nel secondo trimestre del 2025, il mercato fotovoltaico europeo ha mostrato un rallentamento: secondo SolarPower Europe, la previsione annuale è stata rivista a 64,2 GW, circa l’1,4% in meno rispetto al Q1. Dopo la rapida espansione del 2022–2023, il settore entra ora in una fase di riassetto strutturale.
A livello nazionale emergono forti divergenze:
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Germania: 3 GW installati nel Q2, –12% rispetto al Q1, complice l’eliminazione degli incentivi nei periodi di prezzo negativo.
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Italia: tra 300 e 350 MW installati nel trimestre, senza nuovi incentivi nazionali e con forti disomogeneità regionali.
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Francia: 2,76 GW nel primo semestre (+30%-35% annuo), trainata dalla crescita del fotovoltaico per le aziende e dei progetti con autoconsumo e accumulo.
Il rallentamento non riflette un calo della domanda, ma un’evoluzione verso modelli più selettivi, condizionati da incentivi, connessioni di rete e differenze normative.
2. Andamento dei prezzi: tendenza verso la stabilità
Nel Q2 2025, i prezzi dei moduli fotovoltaici in Europa si sono stabilizzati: secondo pvXchange, i moduli PERC si attestano su 0,11 €/W e i TOPCon su 0,13 €/W, segnando la fine del calo iniziato nel 2024.
Rispetto ai picchi del 2020, il calo resta significativo: –66,4% per i PERC e –80,8% per i TOPCon. L’aumento moderato è legato alla ripresa della domanda e alle politiche cinesi di contenimento della capacità produttiva, sostenute da player come Tongwei, Jinko e Longi.
In questo contesto, il mercato europeo del fotovoltaico per aziende entra in una fase più razionale: le decisioni si orientano su qualità, durata e performance degli impianti fotovoltaici industriali.
3. Orientamento politico: dalla spinta agli incentivi all’ottimizzazione strutturale
Nel Q2 2025, le politiche fotovoltaiche europee si sono spostate dagli incentivi generalizzati a un approccio più selettivo, centrato sull’efficienza e sull’integrazione dei sistemi.
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Germania: eliminata la tariffa nei periodi di prezzo negativo e ridotti i sussidi per il fotovoltaico da balcone. Focus su qualità dell’integrazione e moduli distribuiti.
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Italia: TERNA e GSE hanno pubblicato le Mappe di capacità per migliorare la trasparenza e agevolare le connessioni. Politiche più prevedibili per PMI e nuovi modelli di investimento.
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Francia: abolito l’incentivo per l’immissione totale in rete. Nuovi incentivi per impianti con autoconsumo e accumulo, in particolare per l’impianto fotovoltaico per azienda.
Il focus si sposta dalla crescita della capacità installata all’efficienza dei sistemi: accumulo, integrazione e uso locale dell’energia guidano i nuovi criteri di sostegno.
4. Tendenze di sviluppo: possibile nuovo ciclo nella seconda metà dell’anno
Il fotovoltaico europeo entra in una fase di transizione: meno incentivi diretti, più focus su integrazione dei sistemi e valore a lungo termine. Con la spinta dello stoccaggio e dei progetti di impianto fotovoltaico per azienda, si prevede un aumento delle soluzioni integrate fotovoltaico + accumulo, mirate all’autoconsumo locale.
Il Q2 ha segnato il passaggio a una gestione più strutturata e sostenibile. Anche se il ritmo di crescita è rallentato, la stabilità dei prezzi e le nuove priorità politiche rafforzano la qualità dei sistemi fotovoltaici aziendali.
Per il secondo semestre, il mercato potrebbe avviare un nuovo ciclo di sviluppo, centrato su rendimento stabile e progetti efficienti. Cresce l’interesse per modelli accessibili come il fotovoltaico senza investimento, soprattutto tra le imprese con profili di autoconsumo elevato.