Si è tenuto oggi alla Camera dei Deputati il convegno “Fotovoltaico e aree idonee: facciamo il punto”, promosso da Italia Solare in collaborazione con l’On. Luca Squeri. L’iniziativa ha riunito rappresentanti delle istituzioni nazionali e regionali, autorità regolatorie e stakeholder del settore per discutere lo stato di attuazione del decreto Aree Idonee e le prospettive per uno sviluppo ordinato del fotovoltaico in Italia.
L’evento è stato aperto dagli interventi istituzionali del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e dagli Onorevoli Francesco Battistoni, Paolo Barelli e Luca Squeri.
“Vogliamo dare la massima attenzione allo sviluppo del fotovoltaico, cercando di contemperare la necessità di una sua concreta implementazione con le problematiche legate all’utilizzo della risorsa agricola e della tutela del paesaggio. Occorre studiare corretti meccanismi di compensazione e favorire un vero ritorno economico per le comunità locali. Bisogna trovare il giusto equilibrio, lavoriamo insieme per questo”, ha commentato l’Onorevole Luca Squeri.
Nel suo intervento, Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare (IS), ha sottolineato il ruolo chiave degli impianti fotovoltaici nel calmierare i prezzi dell’energia, portando come esempio le curve di prezzo dell’elettricità a inizio maggio, nelle quali il prezzo è stato vicino zero nelle ore centrali della giornata.
Rocco Viscontini ha inoltre evidenziato l’urgenza di una pianificazione razionale delle aree idonee: “Non vogliamo e non chiederemo mai che si debba consentire l’installazione di fotovoltaico ovunque e senza criterio, ma che occorre una adeguata pianificazione, alla stessa stregua di quanto accade con i piani regolatori urbanistici. È questo il senso che noi attribuiamo al processo di identificazione delle aree idonee. Certamente la priorità è il massimo utilizzo possibile dei tetti di edifici e capannoni, in modo da favorire l’autoconsumo a servizio di famiglie e imprese. Ma servono anche impianti a terra per continuare ad abbassare il costo medio dell’energia elettrica. Occorre quindi garantire un equilibrio tra tutela del paesaggio, uso sostenibile del suolo e accesso all’energia a basso costo. È importante che non si blocchino opportunità strategiche per il Paese, in particolare su terreni marginali o aree industriali in disuso, e venga aggiornato l’articolo 5 del decreto legge agricoltura affinché siano consentiti gli impianti a terra anche in aree classificate agricole se destinati all’autoconsumo in tutte le sue forme, e quando posti nelle vicinanze di aree a destinazione produttiva (Solar Belt)”.
Secondo IS è necessario definire in modo chiaro il ritorno economico, collegato agli impianti fotovoltaici di grande taglia, per le comunità locali, con l’auspicio che tali risorse vadano innanzitutto ad alleggerire le bollette di famiglie e imprese del territorio, è inoltre importante individuare aree idonee in quantità molto ampia rispetto agli obiettivi 2030, sia per rendere possibile il superamento degli stessi obiettivi sia per evitare che i costi dei terreni aumentino in modo incoerente con le esigenze di contenimento dei prezzi energetici.
L’intervento ha toccato anche altri nodi centrali per lo sviluppo del settore: l’adeguamento delle reti elettriche, la crescita degli accumuli elettrochimici, i vantaggi delle detrazioni fiscali per i piccoli impianti residenziali e il potenziale occupazionale legato alla reindustrializzazione della filiera solare in Europa.
Nel corso dell’evento, i rappresentanti delle Regioni hanno illustrato lo stato di avanzamento delle rispettive normative sulle aree idonee, facendo emergere un quadro molto eterogeneo. “Oggi è apparsa evidente la necessità di criteri più omogenei a livello nazionale e di un dialogo più costruttivo tra livelli istituzionali, per evitare dannosi rallentamenti del processo di diffusione del fotovoltaico” ha concluso Rocco Viscontini.
Il programma ha incluso anche approfondimenti dedicati all’agrivoltaico, al coinvolgimento delle comunità locali e alla necessità di infrastrutture adeguate per sostenere la transizione energetica.