La Regione Emilia-Romagna ha spiegato di aver dato un’accelerata all’iter legislativo per la definizione delle aree e superfici idonee, non idonee e ordinarie per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili.
La notizia è emersa nel corso della Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità dell’Assemblea legislativa, dove Irene Priolo, l’assessora regionale all’Ambiente e alla Pianificazione territoriale, ha illustrato lo stato di avanzamento della Regione in ambito FER e le basi tecniche e normative su cui costruire la futura legge.
“In questo mandato – afferma la Regione Emilia-Romagna in una nota – vogliamo determinare un’accelerazione sulla capacità del sistema regionale pubblico e privato di transizione verso le fonti energetiche rinnovabili”.
L’approccio sarà multidimensionale: accanto alla spinta allo sviluppo impiantistico, si lavorerà a una pianificazione che tenga conto di interessi e vincoli spesso contrapposti.
“Nell’individuare le aree idonee dovremo ricercare il migliore punto di equilibrio fra istanze private, che la norma definisce come ‘opere di interesse pubblico prevalente’, e interessi pubblici di tutela del territorio, sostenibilità ambientale, impatto paesaggistico e ambientale, ma anche di prossimità alle infrastrutture, facilità di connessione alla rete e sicurezza energetica, salvaguardando allo stesso tempo le nostre produzioni agricole”, spiega la Regione.
Il percorso normativo coinvolgerà attivamente i Comuni, i portatori di interesse e i consiglieri regionali, cui spetterà la responsabilità finale dell’approvazione.
I numeri del fotovoltaico regionale
L’Emilia-Romagna, secondo gli ultimi dati aggiornati al 31 marzo 2025, conta una potenza elettrica lorda da fonti rinnovabili pari a 4.730 MW, il 40% del totale installato in Regione. Il trend è fortemente positivo: +12% rispetto al 2023 e +45% negli ultimi tre anni.
A fare da motore è il fotovoltaico, che da solo rappresenta il 77% della potenza FER installata, pari a 3.587 MW, con un incremento del 18% in un solo anno. Stabili le altre fonti: eolico (45 MW), idroelettrico (410 MW) e biomasse (587 MW).
Nel solo 2024, la Regione ha rilasciato autorizzazioni uniche per 364 MW, mentre 1.342 MW risultano pendenti, soprattutto nel fotovoltaico. A questi si sommano 1.260 MW in valutazione ambientale statale e oltre 1.000 MW in iter di approvazione presso enti locali.
Il decreto MASE del 21 giugno 2024 assegna all’Emilia-Romagna un obiettivo di 6,33 GW di potenza aggiuntiva da FER entro il 2030, nel quadro del target nazionale di 80 GW rispetto al 2020. A oggi, sono stati già installati 1,5 GW, e 1 GW è stato autorizzato. Se tutti i progetti pendenti venissero realizzati, all’obiettivo mancherebbero circa 2,6 GW.
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