Il fotovoltaico galleggiante, a fine 2026, potrebbe raggiungere una capacità operativa di 200-300 MW. È “l’ipotesa conservativa” che Simone Pausini, chairman di NRG Island, ha esposto a pv magazine Italia durante un’intervista a Monaco, in occasione di Intesolar 2025.
Una previsione che significherebbe una crescita pari a dieci volte l’attuale volume di produzione di fotovoltaico galleggiante nel nostro Paese. “Il mercato italiano sta incominciando a rivolgersi a questa tecnologia negli ultimi anni e, in particolare, negli ultimi mesi. Ci sono tanti impianti in autorizzazione, anche di potenze significative, dai 20 ai 50 MW, e noi contiamo che nei prossimi anni sarà sempre più significativo l’impatto sulla generazione italiana” ha detto Pausini.
NRG Island è una società imolese che si occupa principalmente di fotovoltaico galleggiante. È presente con i suoi prodotti sul mercato dal 2010 con un primo impianto da 500 kW installato in provincia di Bologna.
Ad oggi, ha detto Pausini, “il 90-95% degli impianti fotovoltaici galleggianti installati in Italia sono nostri. L’impianto più grande in esercizio ha 6 MW di potenza e si trova a Casal Monferrato, vicino Torino, in una ex cava di ghiaia. Complessivamente, in Italia, abbiamo installato circa cinquanta impianti”.
Il rappresentante della società ha raccontato che l’anno scorso sono stati installati “una decina di MW”. Quest’anno in costruzione ci sono altri 10 MW, con l’obiettivo ad arrivare entro la fine dell’anno a 20 MW in Italia.
L’impianto in fase di autorizzazione più grande in Italia della società è da 35 MW e si trova al sud Italia, su acqua dolce. “Abbiamo già ottenuto l’autorizzazione alla connessione, stiamo completando l’iter autorizzativo con l’autorizzazione unica. Ci aspettiamo di iniziare la costruzione nel primo quadrimestre 2026” ha detto Pausini.
NRG Island, ha spiegato il chairman, opera anche al di fuori dei nostri confini e ha tre sedi produttive: in Turchia, in Italia e in Brasile. “In Europa siamo principalmente attivi in Francia, Spagna, Portogallo” ha detto. “L’impianto più grande che abbiamo attualmente in esercizio è da 15 MW, in Francia. In costruzione, il più significativo è da 150 MW in Brasile”.
Pausini ha inoltre raccontato che NRG Island è “l’unico fornitore certificato Enel per soluzioni fotovoltaiche galleggianti”. In particolare, la società imolese ed Enel hanno sviluppato delle soluzioni fotovoltaiche galleggianti integrate a impianti idroelettrici. “È la prima esperienza per Enel in questo campo e con loro abbiamo installato l’anno scorso un primo impianto da 1 MW che ibridizzava una centrale idroelettrica in Alta Val di Susa, Avenhouse, e quest’anno abbiamo ampliato con un ulteriore MW lo stesso impianto” ha aggiunto Pausini.
“In Italia, gli impianti utility scale hanno un prezzo assolutamente comparabile a quello degli impianti a terra – ha detto Pausini – Ma riescono a beneficiare di un aumento di produzione rispetto agli impianti a terra dovuto al fatto che i pannelli fotovoltaici sono molto vicini alla superficie dell’acqua”.
“Durante l’estate, quando l’efficienza di conversione comunemente cala, perché i moduli fotovoltaici si scaldano, i pannelli sull’acqua riescono a lavorare a temperature più basse, quindi con un’efficienza un po’ più alta producendo un pò di più. Questa maggiorazione di produzione, alle nostre latitudini, può avere un’incidenza che varia dal 5% al 15% a seconda delle condizioni ambientali. Quanto più caldo è esternamente e quanto più è fredda l’acqua sotto, maggiore è l’aumento di produzione” ha dichiarato il rappresentante di NRG Island.
“Ci sono PPA, ci sono impianti che sono in cessione totale, ci sono impianti che sono in autoconsumo. In questo momento il panorama è abbastanza diversificato ma notiamo un forte interesse nell’ibridizzazione con impianti idroelettrici”, ha concluso il chairman.
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