Prezzi in calo e rischi geopolitici in aumento definiscono gli scenari dello stoccaggio di energia

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Il crescente dominio della chimica del litio-ferro-fosfato (LFP) nei sistemi di accumulo di energia stazionari (ESS) è stato lo sviluppo più significativo nel settore dell’accumulo negli ultimi due anni, hanno dichiarato a pv magazine gli esperti che interverranno questa settimana alla conferenza NetZero a Milano.

Le batterie LFP hanno guadagnato terreno grazie alla loro maggiore sicurezza, alla maggiore durata dei cicli, al costo inferiore e alla stabilità delle prestazioni, ha dichiarato Daniel Fuchs, chief customer officer di EUPD Research.

“Inoltre, l’emergere di un maggior numero di progetti di accumulo su scala utility sta portando a una rapida innovazione negli accumuli, migliorando la densità energetica, la scalabilità e l’integrazione con le fonti di energia rinnovabile”, ha detto Fuchs in preparazione al suo discorso a NetZero Expo-Summit 2025, organizzato da FieraMilano e in programma dal 14 al 16 maggio a Milano, Italia.

Negli ultimi anni, la chimica LFP è diventata dominante nel settore delle batterie, con formati di celle standardizzati e design di involucri che consentono importanti economie di scala, guadagni di prestazioni, miglioramenti della frequenza e riduzioni dei costi, ha dichiarato Giuseppe Artizzu, AD di NHOA Energy.

Innovazione incrementale

“Questa ondata di innovazione incrementale si è ora stabilizzata e stiamo assistendo all’introduzione di celle più grandi, che a loro volta potrebbero dare il via a nuovi concetti di progettazione degli involucri. L’incredibile competitività delle batterie LFP alza il livello e la concorrenza per promettenti chimiche alternative, come gli ioni di sodio”, ha dichiarato Artizzu.

Rosa Milano, direttrice vendite per i sistemi d’accumulo di Fluence, ha confermato che gli ioni di litio rimangono la tecnologia di accumulo di energia più matura e commercialmente valida. Le innovazioni attuali si concentrano su tre aree chiave.

“In primo luogo, nel campo dell’integrazione ottimizzata della rete: progressi come grid forming, l’inerzia sintetica e la risposta dinamica in frequenza migliorano la stabilità, aumentando così la sicurezza energetica e consentendo una maggiore integrazione delle fonti di energia rinnovabili”, ha affermato Milano.

Gli altri due fattori sono l’implementazione adattiva, come le tecnologie di riduzione del rumore e le tempistiche di costruzione accelerate, e il miglioramento delle prestazioni finanziarie, grazie a “un’affidabilità operativa superiore ai 20 anni”.

Non vanno trascurate le ulteriori innovazioni tecnologiche che esulano dal mondo dei sistemi elettrochimici, avverte però Orazio Sallemi, managing director di BayWa r.e. Energy Trading.

“Parliamo nella fattispecie di sistemi di stoccaggio fisici, quali quelli a fluido comprimibile e degli stoccaggi gravitazionali. Inoltre, lo sviluppo dei software di ottimizzazione, basati su logiche di AI, può contribuire in modo significativo allo sfruttamento efficiente del sistema di accumulo”, Sallemi ha detto a pv magazine.

Rischi geopolitici

Diversi esperti che interverranno alla seconda vertical organizzata da pv magazine nell’ambito di Net Zero hanno affermato che i fattori geopolitici – in particolare la disponibilità di materie prime critiche come il litio, il nichel e il cobalto – potrebbero influenzare la crescita del mercato dei BESS e del settore manifatturiero in generale.

“L’attuale panorama geopolitico, in particolare le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, potrebbe influenzare in modo significativo la catena di fornitura globale delle batterie. Ad esempio, nel 2024, circa il 25% delle esportazioni cinesi di batterie agli ioni di litio era diretto verso gli Stati Uniti”, ha dichiarato Fuchs. “Qualsiasi interruzione delle relazioni commerciali o l’imposizione di tariffe potrebbe creare strozzature nella fornitura, aumentare i costi e rallentare la diffusione nei mercati di stoccaggio statunitensi. I diversi segmenti dell’industria dell’accumulo possono essere colpiti in misura diversa, con le tecnologie delle batterie agli ioni di litio che potrebbero essere le più colpite a causa della loro forte dipendenza dalla produzione cinese”.

È probabile che le batterie agli ioni di litio, in particolare quelle che coinvolgono la catena di fornitura cinese, subiscano il peso maggiore delle ramificazioni geopolitiche a causa del loro ruolo critico sia nei veicoli elettrici che nelle applicazioni di stoccaggio stazionarie, ha affermato Fuchs.

Naomi Di Meo, responsabile della comunicazione del Global Solar Council, ha affermato che la situazione degli accumuli non è così grave come quella dei moduli fotovoltaici, grazie a una “maggiore diversificazione”.

Altri rischi

Fuchs ha anche rilevato altri rischi geopolitici che mettono sotto pressione il mercato delle batterie. Il conflitto in Ucraina potrebbe avere un impatto sul mercato dello stoccaggio, a seconda di come si evolverà la situazione nei prossimi mesi.

“Un esempio è il recente blackout in Spagna e Portogallo”, ha aggiunto Fuchs. “Il motivo non è ancora chiaro, ma una volta che il mercato sarà influenzato dalle voci (sabotaggio, hack) questo potrebbe influenzare gli altri mercati europei nel loro approccio allo storage, in modo simile, ma su scala minore, a quello che abbiamo visto nel boom delle installazioni fotovoltaiche dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022”.

Milano aggiunge che la cybersicurezza è diventata un aspetto fondamentale della tecnologia di accumulo delle batterie, soprattutto con l’integrazione dell’infrastruttura digitale nei sistemi energetici.

“Con le crescenti tensioni geopolitiche, stiamo assistendo all’emergere di diversi rischi chiave che potrebbero influenzare significativamente il settore. In primo luogo, quello operativo. I cyberattacchi ai sistemi di stoccaggio dell’energia possono causare interruzioni, impedendo alle aziende di accedere ai loro sistemi”, ha dichiarato Milano. “Questo, a sua volta, si traduce in perdite di fatturato per i fornitori e i consumatori che si affidano a queste tecnologie. In secondo luogo, le sfide normative stanno diventando sempre più importanti. I governi di tutto il mondo stanno iniziando a inasprire le leggi sulla cybersicurezza per le infrastrutture energetiche critiche, come gli accumulatori di energia, e la mancata conformità può comportare gravi sanzioni finanziarie, talvolta pari a milioni di euro o a una percentuale del fatturato globale. Questo impone alle aziende un pesante onere per garantire che i loro sistemi siano solidi e sicuri”.

Mitigazione del rischio

Le complessità geopolitiche potrebbero anche avere conseguenze a lungo termine, ha affermato Orazio Sallemi, amministratore delegato di BayWa re Energy Trading.

“A noi trader piace molto la volatilità dei prezzi perché si traduce in opportunità di arbitraggio con possibili ottimizzazioni dei profitti. Ma se si cerca di guardare un po’ oltre l’orizzonte del breve termine, quello che poteva sembrare un abbrivio impetuoso si può trasformare poi in un generale rallentamento delle iniziative e conseguentemente delle opportunità di compravendita. Per questo motivo la figura del trader deve essere sempre pronta a cogliere le occasioni che il momento contingente può offrire ma occorre avere sempre presente che a monte e a valle della catena del valore ci sono i nostri partner, produttori e clienti finali, che a loro volta hanno bisogno di certezze e di ragionevolezza, sia in vendita che in acquisto”, ha detto Sallemi a pv magazine Italia.

Secondo il trader, occorre pensare in termini di resilienza industriale e commerciale, anticipando possibili shock sia sulla disponibilità delle forniture che sui mercati finali.

“Argomenti come la diversificazione geografica e tecnologica, l’uso sempre più spinto di applicazioni di AI e infine il ruolo del riciclo e del recupero dei materiali critici sono spunti di riflessione su cui ragionare ed investire ulteriormente nel prossimo futuro”, ha aggiunto il managing director di BayWa r.e. Energy Trading.

Artizzu di NHOA Energy ha affermato che la mancanza di un’industria delle batterie competitiva in Europa dovrebbe essere una preoccupazione assoluta e una priorità assoluta per la politica industriale del continente.

“È necessario intervenire rapidamente per evitare che la dipendenza dalla tecnologia delle batterie si trasformi in dipendenza dal controllo della rete, dalla mobilità elettrica e dall’automazione industriale. Sono tutte industrie ben consolidate in Europa, con tecnologie e capacità industriali avanzate”, ha aggiunto Artizzu. “Le regole di accesso al mercato europeo dovrebbero essere gestite attivamente per evitare che strategie di penetrazione aggressive basate sui prezzi spiazzino le catene di valore strategiche esistenti nel continente. Il Net Zero Industry Act e il Clean Industrial Deal sono passi fondamentali in questa direzione, ed è necessario un ampio consenso sui loro obiettivi fondamentali, al fine di migliorarne la progettazione e l’attuazione a Bruxelles.”

Costi di produzione

Sallemi ha affermato che la curva di apprendimento dei costi di produzione dei pacchi batteria è scesa dagli oltre 1.000 dollari/kWh iniziali a meno di 140 dollari/kWh nel 2023, con alcune soluzioni su larga scala che raggiungono valori ancora più bassi.

“Gli analisti prevedono per il prossimo periodo 2025-2027 una condizione di eccesso di offerta con un’ulteriore riduzione dei prezzi che dovrebbe presto raggiungere ed oltrepassare la soglia psicologica dei 100 $/kWh, ottenibile anche grazie allo sviluppo di nuove chimiche come il litio-ferro-fosfato (LFP), al progredire delle batterie allo stato solido ed infine al consolidamento delle filiere produttive più efficienti”, ha detto il trader di BayWa r.e. Energy Trading. “Pertanto, argomenti come la diversificazione geografica e tecnologica, l’uso sempre più spinto di applicazioni di AI e infine il ruolo del riciclo e del recupero dei materiali critici sono spunti di riflessione su cui ragionare ed investire ulteriormente nel prossimo futuro”

Gli esperti sono alcuni dei relatori della seconda vertical organizzata da pv magazine. I biglietti per la conferenza di Milano sono disponibili, per i lettori di pv magazine, con uno sconto del 20%. Il codice da inserire è 7600199855.

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