Pompe di calore, nel 2025 si prevede una crescita del +9,4%

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Il Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia e il Territorio (Cresme) ha oggi presentato l’11° Rapporto Congiunturale e Previsionale sul Mercato dellinstallazione degli impianti negli edifici in Italia 2025-2027, realizzato in partnership con AiCarr, Assotermica, Assoclima, Angaisa e MCE-Mostra Convegno Expocomfort.

Le previsioni indicano che “Nel 2025 si dovrebbe registrare il +3,0% dellintero settore della climatizzazione ambientale con una crescita ancora sostenuta per il comparto del condizionamento e pompe di calore (+9,4%) mentre il settore della produzione di calore con combustibili dovrebbe scendere del -5,8%”, ha dichiarato il Cresme.

Il Rapporto mostra che, nel complesso, il mercato delle macchine per climatizzazione e trattamento aria ha raggiunto quasi 4,2 milioni di unità vendute nel 2024, con un incremento del 3,8% rispetto all’anno precedente. La tendenza positiva per le pompe di calore si inserisce in un contesto di transizione energetica e disincentivazione delle caldaie a combustibili fossili, che sta accelerando la sostituzione degli impianti obsoleti con soluzioni elettriche e sostenibili.

Giuseppe Lorubio, Presidente Assotermica ha dichiarato: “Chiediamo alla politica una certa dose di agilità nelladeguarsi alle priorità del Paese, mettendo la tecnica al centro della discussione. I dati del Rapporto Cresme ci ricordano come metà degli impianti a gas siano obsoleti, e del rischio appunto che un Effetto Cuba possa rallentare la transizione energetica e penalizzare unindustria deccellenza italiana. Lassenza di politiche adeguate può portare al mantenimento dei vecchi impianti, poco efficienti, anziché sostituirli con soluzioni moderne e sostenibili come apparecchi ibridi factory-made e pompe di calore a gas che utilizzano il vettore gassoso, che non va demonizzato.”

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