Dopo il rimbalzo del 2022 e il record del 2023, il settore delle Rinnovabili si assesta su volumi elevati, con una crescita del +16% nel 2024. Tuttavia siamo ancora lontani dall’obiettivo al 2030 di raddoppiare la capacità installata, dai 50 GW attuali a 107 GW, e serve uno “scatto” di +40% all’anno. A fine anno oltre vi erano 161 GW di richieste in attesa. Così esordisce il Politecnico di Milano nel presentare il Renewable Energy Report 2025 redatto dall’Energy&Strategy – School of Management Politecnico di Milano.
“Il fotovoltaico si conferma ‘locomotiva’, molto più che nel resto d’Europa, ma il mercato si sta ridefinendo: se cala il numero di nuovi impianti, cresce la taglia media”, riporta il Politecnico, dai cui dati divulgati emerge che il fotovoltaico contribuisce per oltre 10% al fabbisogno elettrico nazionale.
Infatti, nel solo fotovoltaico le nuove installazioni superano i 5 GW, “stabilendo un inedito ‘livello di regime’ e portando la potenza totale annuale a 6.027 MW, pari al +15%”. Si tratta di un incremento che porta il fotovoltaico a rappresentare da solo circa il 60% delle nuove installazioni di rinnovabili elettriche.
Nel Report emerge che nel 2024 la maggior parte della potenza installata (2.584 MW, pari al 43%) proviene dalla fascia superiore ai 1.000 kW, che nel 2023 aveva contribuito solo con 1.157 MW (22%). Si tratta di impianti di tipo industriale o commerciale, che tendono a generare molta più energia rispetto agli impianti residenziali. “In questo contesto, il numero inferiore di impianti installati nel 2024 non è segno di rallentamento, ma il risultato di politiche incentivanti e di un ambiente normativo che favorisce le grandi installazioni, con un mercato che si sta spostando verso la realizzazione di impianti su larga scala”.
Lo studio analizza anche in dettaglio la situazione geografica: il Nord mantiene il primato di installazioni e di capacità fotovoltaica, ma mostra un generale rallentamento, in particolare nelle regioni più industrializzate. In Veneto, per esempio, si è passati dai 680 MW del 2023 ai 483 MW del 2024.
La Lombardia, pur fermandosi a 767 MW, in lieve calo rispetto ai 907 MW dell’anno precedente, rimane la regione con la maggiore capacità fotovoltaica complessiva installata in Italia.
Il Lazio si distingue per un boom: dai 322 MW del 2023 a 1256 MW, e anche il Sud e le Isole registrano una crescita, seppur su una base di partenza inferiore. (Sicilia da 422 a 505 MW, Sardegna da 204 a 324 MW, Campania da 217 a 258 MW, Puglia da 243 a 287 MW e Molise da 19 a 48 MW).
Guardando al contesto europeo, in Italia il fotovoltaico copre il 74% della crescita attesa, mentre in Germania e Francia si assesta attorno al 60% e in Spagna al 55%. “Per l’Italia la transizione energetica punterà sempre di più sul solare, a differenza degli altri tre Paesi in cui l’eolico continuerà a mantenere un ruolo proporzionalmente maggiore”, spiega il Report.
Sotto il profilo economico, la redditività degli impianti dipende ancora da pochi fattori chiave: producibilità, investimenti negli asset fisici e taglia dell’impianto. “Per il fotovoltaico su scala industriale, l’Lcoe (Levelized cost of energy) nei siti migliori può attestarsi su 55-65 €/MWh, mentre impianti piccoli e in zone poco favorevoli superano i 90 €/MWh. Per l’eolico onshore (su terraferma), si oscilla tra 70 e 95 €/MWh”, spiega il Report.
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