Si applica anche alla dichiarazione di inizio lavori asseverata (Dila) la norma, prevista per la procedura abilitativa semplificata (PAS), che consente la realizzazione diretta di impianti fotovoltaici in aree la cui trasformazione sia subordinata a uno strumento urbanistico attuativo non ancora predisposto.
È quanto affermato dal tribunale amministrativo regionale (TAR) della Puglia in due recentissime sentenze (n. 1007 e n. 1008 del 2025) che ha dato ragione alla società Coversol in occasione di due ricorsi mossi per l’annullamento di dinieghi di Dila opposti a impianti fotovoltaici in zona industriale.
Il Collegio, partendo dal presupposto della “maggior complessità della PAS rispetto alla fattispecie della Dila”, ha affermato che la PAS e la Dila rispondono “alla medesima ratio di liberalizzazione” e che per la Dila vale il principio secondo cui “la mancata adozione del Piano Particolareggiato (PIP) non possa certo tradursi in un ostacolo alla realizzazione dell’impianto anelato”.
Ricorso e sentenza
La ricorrente aveva chiesto l’annullamento del provvedimento con il quale il responsabile del settore del Comune di Villa Castelli (BR) ha denegato la Dila avanzando tre motivi di illegittimità:
- in quanto è stato assunto oltre il termine di 60 giorni dalla ricezione della Dila;
- diniego fondato unicamente sulla mancata adozione dello strumento urbanistico attuativo del PIP;
- il provvedimento si palesa “vieppiù illegittimo ove si consideri che la Dila possiede tutti i requisiti sostanziali e formali propri della PAS”.
Il Collegio ha ritenuto che il ricorso va accolto essendo fondati il primo e il secondo motivo di impugnazione.
Nel caso di specie, all’impianto fotovoltaico in questione “si applica – in base alla normativa ratione temporis vigente – la disciplina della dichiarazione di inizio lavori asseverata”.
Per la realizzazione degli impianti è quindi “sufficiente presentare al Comune una dichiarazione accompagnata da una relazione sottoscritta da un progettista abilitato e dagli opportuni elaborati progettuali, che attesti il rispetto delle norme di sicurezza, antisismiche e igienico-sanitarie”.
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