Eredi Gnutti Metalli (EGM) ha siglato un accordo pluriennale per la fornitura di energia elettrica di circa 120 GWh fino alla fine del 2028 con EP Energia Italia (EPEI).
“L’intesa prevede la consegna di circa 120 GWh di energia in tre anni, integrando la gestione di un Power Purchase Agreement definito con una terza parte, in modo da consentire a EGM di incrementare direttamente la quota di energia da fonti rinnovabili oltre alle soluzioni di autoproduzione già in essere nei propri consumi industriali”, ha scritto EP Energia Italia.
Grazie all’accesso a strumenti di copertura come l’hedging di prodotti non standard, EGM potrà fissare i prezzi anche secondo una logica di target price.
“L’accordo include anche la possibilità di sviluppare congiuntamente ulteriori prodotti finanziari strutturati, pensati per rispondere in modo dinamico all’evoluzione delle esigenze industriali e dei mercati.”
Sempre oggi MET Energia Italia e Eredi Gnutti Metalli hanno annunciato un contratto di acquisto di energia elettrica (PPA) della durata di 10 anni, senza specificare il prezzo fisso o la quantità annuale di elettricità che l’azienda metallurgica italiana si impegna ad acquistare.
“L’energia elettrica oggetto del PPA e delle relative Garanzie di Origine sarà prodotta da parchi eolici operanti in Italia. La quantità in questione rappresenta circa il 9% del fabbisogno energetico dello stabilimento bresciano”, hanno detto le due società in un comunicato.
MET Energia Italia riporta di aver stipulato contratti PPA a medio e lungo termine “con utenti finali industriali in tutta Italia.”
Secondo Pexapark, i prezzi dei PPA europei hanno mostrato una traiettoria mista ad aprile. L’indice EURO Composite di Pexapark ha chiuso il mese a 48,8 €/MWh, con un calo dell’1,6% rispetto al mese precedente. La Polonia ha registrato il calo di prezzo più
calo più marcato. L’Italia ha invece riportato un aumento del 2,1%.
Pexapark ha registrato 22 PPA in Europa ad aprile 2025, meno rispetto a quelli firmati a gennaio (25), febbraio (25) e marzo (24). In termini di MW, aprile 2025 è stato il terzo mese più rilevante con 1,446 MW, grazie a 817 MW di utility PPA. In calo i corporate PPA che scendono a livelli visti l’ultima volta ad agosto 2024.
“La Spagna e la Francia sono gli unici paesi dell’Unione europea a gestire sistemi di garanzia PPA sostenuti dallo Stato, mentre l’Italia aspira a diventare il terzo pioniere in questa direzione e la Banca europea per gli investimenti (BEI) si unisce alla danza per mobilitare il settore privato”, ha scritto Pexapark nell’ultima analisi pubblicata settimana scorsa.
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