Eni ha deciso di vendere una quota del 20% della sua unità di energia rinnovabile Plenitude ad Ares Management Alternative Credit, che fa parte della società di investimento statunitense Ares Management. Il prezzo di acquisto è stato fissato a circa 2 miliardi di euro.
“La transazione si basa su un equity value di Plenitude di 10 miliardi di euro, corrispondente a un enterprise value di oltre 12 miliardi di euro”, ha dichiarato Eni in un comunicato. “L’accordo con Ares si inserisce nell’ambito dello sviluppo del modello satellitare di Eni e segue l’acquisizione di una quota del 10% del capitale sociale di Plenitude da parte del fondo di investimento Energy Infrastructure Partners”.
Eni aveva firmato un accordo temporaneo di esclusiva con Ares Alternative Credit Management a metà maggio volto alla negoziazione di un accordo definitivo e alla conseguente finalizzazione della cessione di una quota di partecipazione in Plenitude pari al 20%.
Eni ha aggiunto che la transazione è attualmente soggetta all’autorizzazione delle autorità competenti, senza rivelare ulteriori dettagli.
Plenitude è stata creata nel 2021 per investire nel settore delle energie rinnovabili in Italia e all’estero da Eni e dal fondo sovrano italiano Cassa Depositi e Prestiti Equity (CDP Equity), che è amministrato dalla banca d’investimento italiana gestita dal governo, Cassa Depositi e Prestiti (CDP).
Secondo il sito web della società, Plenitude gestisce attualmente 4 GW di capacità rinnovabile e prevede di installarne altri 4 GW entro il 2027.
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Operazione strategica che conferma il valore di Plenitude e l’appeal del settore rinnovabili. Interessante vedere investitori USA puntare con forza sul green italiano 😉