Compensazioni ambientali per il fotovoltaico: il caso di Carpi

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Un contributo di circa 550 mila euro: è questa la cifra che la società Sonnedix Leonardo Srl verserà al Comune di Carpi come compensazione ambientale e territoriale per la realizzazione dell’impianto agrivoltaico Cascinetto di Fossoli. Un fondo che sarà destinato a interventi di efficientamento energetico sulle scuole dell’infanzia Coccinella e primaria Gasparotto di Fossoli.

Per approfondire il tema compensazioni e dei criteri di calcolo, pv magazine Italia ha intervistato l’Ing. Cecilia Fontana, Energy Manager del Comune di Carpi.

La quantificazione dell’importo segue un criterio rigoroso: “Abbiamo applicato la misura massima del 3% dei proventi annui derivanti dalla valorizzazione dell’energia elettrica prodotta dall’impianto, comprensivi degli incentivi vigenti, come previsto dalla normativa nazionale”.

Il calcolo si basa sul DM del 10 settembre 2010 ed è proiettato su un orizzonte temporale di 30 anni, applicando un tasso di attualizzazione (VACC) del 7,75%. “Questo approccio consente di disporre fin da subito di una cifra utilizzabile per interventi concreti e, soprattutto, permette all’amministrazione di non assumersi il rischio d’impresa”, sottolinea Fontana.

Il Comune di Carpi si distingue per aver adottato una delibera quadro (n. 47/2025) che definisce criteri uniformi per tutte le compensazioni relative ai grandi impianti. “Ogni Comune si muove in modo autonomo. Io, invece, ho svolto un’approfondita attività di scouting per capire come si comportano gli enti sul territorio, e ho constatato che sono pochi quelli che hanno deliberato criteri generali”, osserva Fontana. La maggior parte degli enti, infatti, approva convenzioni caso per caso, senza un’impostazione organica. “Noi, invece, per garantire coerenza e trasparenza avevamo la necessità di adottare una delibera valida per tutti”, sottolinea l’Energy Manager.

La convenzione che disciplina l’erogazione della compensazione è stata approvata dalla Giunta comunale e prevede il versamento in un’unica soluzione. “Abbiamo scelto questa modalità per una gestione più efficiente delle fasi di progettazione, appalto e realizzazione degli interventi”, aggiunge Fontana. Il Comune di Carpi ha inoltre definito criteri uniformi per tutti i progetti di grandi dimensioni, “per essere più trasparenti e coerenti possibile” e per rispondere a un territorio “molto aggredito, con 16 procedimenti ambientali in corso e in continua crescita”.

La Energy Manager ha spiegato che le risorse saranno investite in interventi coerenti con le linee guida nazionali, tra cui ci sono il miglioramento ambientale nei centri abitati più vicini agli impianti, l’efficientamento energetico di edifici pubblici, l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, la sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche ambientali, interventi di forestazione, ampliamento di parchi e progetti di mobilità sostenibile.

Tra le opere compensative possibili figura anche l’installazione di fotovoltaico su edifici pubblici per l’autoconsumo; la soluzione scelta dal comune di Carpi.

La delibera 47, precisa Fontana, “è figlia del suo tempo” e potrà essere aggiornata per rispondere a nuovi scenari, come la realizzazione di impianti su tetto con rimozione amianto, o di dimensioni ridotte, che presentano impatti differenti rispetto ai grandi impianti a terra.

 

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