“Il mega impianto fotovoltaico non si farà e il Colle di Sant’Ignazio sarà restituito ai sardi, come sancisce l’articolo 14 del nostro Statuto. Sarà tutelato e destinato a finalità di conservazione ambientale, sociale e culturale”. Con queste parole Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna, conferma che l’area non sarà sottoposta al bando di Difesa Servizi per fotovoltaico in aree militare.
L’area di 37 ettari è stata di recente nell’avviso che la società in house del ministero della Difesa ha pubblicato a inizio giugno. Il Colle di Sant’Ignazio passerà di proprietà alla Regione, “così come previsto nell’accordo di programma stipulato nel 2008 tra il ministero della Difesa, l’Agenzia del Demanio e la Regione Sardegna”.
Già la settimana scorsa la presidente si era espressa sul tema, annunciando l’opposizione della giunta. Una nota specifica che adesso si è passato ai fatti, con l’assessorato regionale dell’Urbanistica, guidato da Francesco Spanedda, che sta predisponendo gli atti necessari al frazionamento catastale delle aree: “un lavoro che sarà completato entro i prossimi sei mesi, al termine dei quali sarà possibile procedere con la trascrizione del bene a favore dell’amministrazione regionale”.
“Per troppi anni – aggiunge Todde – le amministrazioni regionali precedenti non hanno finalizzato il trasferimento di queste aree, nonostante l’accordo di programma firmato nel 2008 con il Ministero della Difesa e l’Agenzia del Demanio. Questo immobilismo ha aperto la strada a scelte calate dall’alto, come il bando pubblicato il 5 giugno scorso da Difesa Servizi S.p.A”.
“La transizione energetica – conclude la presidente – è una sfida che intendiamo vincere, ma non può avvenire sacrificando territori di pregio, né calpestando i diritti e la partecipazione delle comunità locali”.
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