Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha firmato il decreto che modifica il meccanismo dell’Energy Release adeguandolo alle richieste avanzate dalla Commissione europea. Il provvedimento dispone due interventi correttivi: una gara opzionale per gli operatori e una clausola che evita l’eventuale sovra-remunerazione dopo vent’anni di contratto.
La firma arriva quasi allo scadere delle tempistiche fornite da Pichetto a inizio mese, quando aveva dichiarato che il decreto sarebbe arrivato “entro fine mese”. La misura, nella versione già emanata nel corso del 2024, prevede l’anticipazione di energia a prezzo calmierato per i comparti industriali che ne fanno più elevato uso, a fronte dell’impegno nella realizzazione di impianti rinnovabili con i quali restituire, nei successivi venti anni, l’energia anticipata.
Il nuovo decreto prevede l’introduzione di una procedura competitiva per la selezione dei soggetti incaricati della realizzazione di nuova capacità di generazione e della restituzione dell’energia anticipata. Interviene inoltre con l’inserimento di una clausola che evita l’eventuale sovra-remunerazione dell’investimento nello sviluppo di impianti a fonti rinnovabili al termine dei venti anni contrattuali, anche tenendo conto dell’anticipazione triennale dell’energia a prezzo calmierato.
Le integrazioni adottate, riporta il Mase in una nota, mirano a non pregiudicare l’assegnazione dell’energia anticipata già avvenuta a marzo, salvaguardare il legittimo affidamento degli operatori e mantenere la sostenibilità economica dell’operazione per i beneficiari.
“L’Energy Release 2.0 – ha dichiarato Pichetto – è uno strumento strategico per accompagnare lo sviluppo di nuova capacità rinnovabile in Italia e sostenere la competitività del nostro sistema industriale, in particolare delle imprese energivore. Abbiamo lavorato con la Commissione europea con spirito costruttivo, ottenendo un risultato che rafforza la solidità giuridica e l’efficacia della misura, senza ritardi o ripercussioni sulle assegnazioni già effettuate”.
Il decreto, nel confermare l’allocazione dell’energia anticipata a 65 €/MWh secondo le domande già accolte dal GSE a marzo scorso, prevede lo svolgimento di una procedura competitiva aperta a tutti i soggetti interessati alla realizzazione della nuova capacità (energivori, aggregatori, produttori di rinnovabili, terzi delegati) e un meccanismo di compensazione economica e di clausola di estensione automatica dei contratti, nel caso in cui emerga un vantaggio economico residuo al termine del periodo ventennale.
Il provvedimento sarà adesso trasmesso alla Corte dei Conti e sarà disponibile sul sito del ministero una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
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