Conto Termico 3.0: effetti anche su fotovoltaico e sistemi di accumulo

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Lo scorso 5 agosto con l’approvazione in Conferenza Unificata, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), ha dato via libera al Conto Termico 3.0  con il decreto che ha aggiornato e potenziato il meccanismo di incentivazione per interventi di piccole dimensioni, finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili negli edifici.

pv magazine Italia ha chiesto a Michelangelo Lafronza, segretario di Anie Rinnovabili cosa significa questa misura per il settore del fotovoltaico e i tempi di applicazione.

“Ad oggi non abbiamo purtroppo visibilità delle tempistiche, ma non dovrebbe mancare molto: la Conferenza Unificata si è espressa il 5 agosto scorso e si è in attesa del nulla osta della Corte dei Conti; successivamente il provvedimento potrà essere emanato, ma l’effettiva entrata in vigore avverrà solamente dopo 90 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale”, spiega Lafronza. “Auspichiamo che esso venga emanato il prima possibile, considerato che il provvedimento è stato consultato il 10 maggio 2024, oltre 1 anno fa, ed è atteso dagli operatori di mercato perché i comparti del fotovoltaico e dei sistemi di accumulo di taglia residenziale e commerciale/industriale sono in rallentamento”, aggiunge.

Il segretario di Anie Rinnovabili, premettendo che ad oggi è disponibile solo una bozza del provvedimento, afferma in linea generale che il Conto Termico 3.0 rappresenta un altro strumento utile per la transizione energetica ed è la conferma del riconoscimento di fotovoltaico e sistemi di accumulo quali tecnologie per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.

“Lo strumento è pensato più per la pubblica amministrazione. Per alcuni aspetti, però, rappresenta un’occasione persa: per includere tutti gli edifici residenziali in quanto alcune tipologie di edificio non possono accedere ai fondi disponibili, e per favorire non solo i moduli “made in UE”, ma anche gli inverter e i sistemi di accumulo “made in UE” su cui ANIE ha predisposto due position paper”, spiega Lafronza.

Il Conto termico 3.0

Il nuovo decreto semplifica l’accesso al meccanismo, amplia la platea dei beneficiari, aggiorna le tipologie di interventi agevolabili e le spese ammissibili.

In aggiunta agli interventi già previsti, ovvero l’isolamento termico, l’installazione di pompe di calore o di collettori solari, con Conto Termico 3.0 sono incentivabili anche gli impianti solari fotovoltaici con sistemi di accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, purché installati congiuntamente alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore elettriche.

Il limite di spesa annua è pari a 900 milioni, di cui 400 destinati alle pubbliche amministrazioni e 500 milioni per i privati. E’ riconosciuta una copertura media del 65% delle spese ammissibili che arriva al 100% nel caso di interventi realizzati su edifici pubblici in comuni fino a 15.000 abitanti, scuole pubbliche, ospedali e strutture sanitarie pubbliche, comprese quelle residenziali, di cura, assistenza o ricovero.

Per quanto riguarda l’estensione dei beneficiari, ora ci sono anche gli enti del Terzo Settore equiparati alle amministrazioni pubbliche.

Inoltre, viene introdotta la possibilità, per soggetti pubblici e privati, di accedere agli incentivi anche attraverso Comunità energetiche rinnovabili (CER) o configurazioni di autoconsumo collettivo.

 

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