Autostrade Alto Adriatico ha completato lo studio di fattibilità per la realizzazione di un ampio piano fotovoltaico che coinvolgerà le aree autostradali tra Venezia e Trieste. Il progetto prevede la creazione di un parco solare da 79 ettari, con possibilità di espansione.
“79 sono gli ettari immediatamente sviluppabili, localizzati in svincoli, reliquati, rilevati esposti e pensiline, con la possibilità di arrivare in futuro a 108 ettari al termine dei lavori per la realizzazione della terzia corsia della A4. Ben l’85% delle aree (67,4 ettari) potrà essere impiegato per ulteriori business in favore dei cittadini, aziende ed enti locali con la costituzione di comunità energetiche rinnovabili, grazie all’apporto fondamentale del GSE”, scrive precisamente Autostrade Alto Adriatico in una nota.
Il restante 15% delle superfici (11,6 ettari) sarà invece utilizzato per la produzione di energia destinata all’autoconsumo della rete autostradale.
Come sottolinea Autostrade Alto Adriatico, “la concessione di aree autostradali a favore di comunità energetiche potrà generare benefici economici per il territorio pari almeno a 1,3 milioni di euro all’anno”, coinvolgendo le regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia.
Secondo quanto dichiarato, l’impiego del 15% delle aree disponibili consentirà alla concessionaria di soddisfare l’intero fabbisogno energetico della propria rete autostradale, con un abbattimento dei costi annui del 68% (pari a circa 1,564 milioni di euro) rispetto ai 2,316 milioni attuali.
Gli investimenti previsti per gli impianti destinati all’autoconsumo ammontano a circa 7,7 milioni di euro, inclusi nel nuovo aggiornamento del Piano Economico Finanziario della concessionaria. L’investimento potrebbe essere ammortizzato in meno di cinque anni grazie ai risparmi diretti stimati e ai benefici collaterali, tra cui un risparmio annuo di circa 3.000 euro per ettaro dovuto alla riduzione dei costi di manutenzione delle aree verdi.
L’iter prevede l’avvio del progetto esecutivo nel primo trimestre del 2026, con l’apertura dei primi cantieri entro il 2027. Gli impianti per l’autoconsumo saranno realizzabili in circa 15 mesi, mentre quelli destinati alle comunità energetiche richiederanno circa 21 mesi, a causa di autorizzazioni ministeriali più complesse.
“Complessivamente, la realizzazione di questi progetti assicurerebbe, grazie ai risparmi, maggiore liquidità alla Concessionaria, con la possibilità di liberare risorse per incrementare gli investimenti in opere, manutenzioni e sicurezza per l’autostrada. Allo stesso tempo, poiché la Concessionaria stessa mette a disposizione delle comunità energetiche aree prative non diversamente impiegabili, l’iniziativa risulterebbe funzionale a limitare lo sfruttamento di aree agricole di entrambe le regioni attraversate”, ha affermato commenta Zorro Grattoni, consigliere di amministrazione di Autostrade Alto Adriatico e responsabile del progetto.
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