A Prato la CER Energi@ Artigiana punta a oltre 1 MW di fotovoltaico

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E’ nata a Prato la Comunità energetica rinnovabile “Energi@ Artigiana” come progetto condiviso tra Confartigianato Imprese Prato, la Diocesi di Prato e il Consorzio Multienergi@. pv magazine Italia ha fatto qualche domanda a Luca Giusti di Confartigianato Imprese Prato.

“L’idea è maturata nel solco del percorso avviato da Futura – Visione per Prato 2030, per dare una risposta concreta ai temi della transizione energetica, dell’autonomia produttiva e della responsabilità sociale. La CER è stata ufficialmente costituita nella primavera 2025 come associazione senza scopo di lucro, fondata su principi di partecipazione aperta, controllo democratico e reinvestimento dei benefici sul territorio” spiega Giusti.

Ad oggi fanno parte della Comunità i tre soci fondatori — Confartigianato Imprese Prato, Diocesi di Prato e Consorzio Multienergi@ — insieme a un primo nucleo di piccole e medie imprese artigiane, enti religiosi e famiglie che hanno aderito al progetto pilota.
La governance prevede un Consiglio Direttivo e Comitati territoriali dedicati alle diverse configurazioni energetiche, per garantire una gestione diffusa, trasparente e vicina alle esigenze delle varie realtà coinvolte.

Impianti fotovoltaici 
Il primo impianto fotovoltaico operativo della Comunità sarà installato su un edificio artigianale nella zona del Macrolotto, con una potenza di circa 200 kW, destinato a servire sia imprese che utenze civili dell’area.
“Sono già in fase di progettazione nuovi impianti su strutture di proprietà della Diocesi di Prato e su alcuni edifici produttivi e artigianali della provincia, per un totale stimato di oltre 1 MW di potenza installata entro il 2026. Questi impianti costituiranno la base per la produzione e la condivisione dell’energia rinnovabile all’interno della rete di Energi@ Artigiana”, dichiara Giusti.

In tema di piani di sviluppo futuro, secondo quanto dichiarato da Giusti, nel medio periodo, la CER punta a realizzare nuovi impianti fotovoltaici diffusi su tetti di capannoni, scuole, edifici religiosi e strutture pubbliche, estendere la rete di soci, coinvolgendo altre imprese, famiglie, enti del terzo settore e amministrazioni locali e promuovere interventi di efficientamento energetico e formazione sui consumi consapevoli.

Abbiamo in programma anche di sviluppare progetti di solidarietà energetica per sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione e creare un modello di energia condivisa e redistribuita, in cui i benefici economici e ambientali generati vengano reinvestiti a favore dell’intera comunità”, ha aggiunto il responsabile di Confartigianato Imprese Prato.

“È un passo importante verso una Prato più sostenibile e autonoma dal punto di vista energetico, in cui imprese e cittadini collaborano per il bene comune”, conclude.

“La Chiesa italiana, e con essa la Diocesi di Prato, è consapevole che la questione ecologica si gioca soprattutto nei territori e in particolare coinvolgendo le comunità. Alla Settimana sociale dei cattolici a Taranto ci siamo assunti un impegno preciso: quello di unire gli sforzi per prenderci cura della ‘casa comune’. Tra le azioni proposte c’è quella di costituire una Comunità energetica. Crediamo che tale iniziativa possa rispondere concretamente ai bisogni delle famiglie, delle imprese, degli enti locali e delle comunità parrocchiali”, sono invece le parole del vescovo di Prato monsignor Giovanni Nerbini.

 

 

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