Il Friuli conta una pipeline di 83 tra progetti fotovoltaico e agrivoltaici autorizzati o in iter, per una potenza complessiva di circa 1.150,6 MW. “L’elevato numero di progetti in corso – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente, Fabio Scoccimarro, – dimostra la capacità della Regione di attrarre investimenti coerenti con la strategia nazionale ed europea di transizione energetica”.
Rispondendo ieri in Consiglio regionale un’interrogazione, l’assessore ha fornito i numeri sui progetti di produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili (FER) – tutti fotovoltaici – a cui si sta lavorando in Friuli.
Sul totale degli impianti, 47 sono stati già autorizzati (42 fotovoltaici e 5 agrivoltaici) per 732,9 MW. Le iniziative in corso di autorizzazione, invece, sono in totale 36 (29 fotovoltaiche e 7 agrivoltaiche) per ulteriori 417,7 MW.
In termini territoriali, la concentrazione maggiore si registra nella provincia di Udine, che da sola conta 55 impianti per 939,4 MW. Seguono Pordenone con 11 impianti (147 MW), Gorizia con 7 (59,4 MW) e Trieste con 1 (4,8 MW). Le superfici complessivamente interessate dai progetti oggi in corso sono pari a circa 488 ettari per il fotovoltaico a terra e 190 ettari per l’agrivoltaico.
Ai già citati progetti, si aggiungono 11 procedure di valutazione impatto ambientale (VIA) per una potenza di 567,57 MW: nove di competenza statale (4 procedimenti con parere già espresso e 5 ancora in valutazione) e 2 in fase di screening a livello regionale.
Tuttavia, ha ricordato Scoccimarro, “non tutti gli impianti autorizzati vengono poi realizzati: puntiamo su progetti di qualità, impianti di ultima generazione, non di facciata, in grado di contribuire realmente alla crescita sostenibile del nostro territorio”.
Rispetto al target regionale di 1.960 MW di nuova potenza rinnovabile al 2030, l’avanzamento basato esclusivamente sui progetti autorizzati si colloca al 37,4% (732,9 MW su 1.960), lasciando un fabbisogno residuo di circa 1,23 GW. Se si considera anche la pipeline in iter, il tasso di copertura salirebbe al 58,7% (1.150,6 MW complessivi), con un gap residuo di circa 809 MW.
L’assessore ha infine ricordato che la Regione sta avviando la società “Fvg Green” che opererà per investire direttamente in siti dismessi, quali caserme e aree militari, “con l’obiettivo di promuovere la riconversione energetica di spazi oggi inutilizzati e di sostenere la produzione di energia pulita senza consumo di nuovo suolo”.
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