Fer X transitorio con non price criteria, GSE: 157 richieste per oltre 1,85 GW

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Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) riporta che, alla chiusura del periodo per l’iscrizione alla seconda asta del Fer X transitorio, quella rivolta agli impianti fotovoltaici con non price criteria, sono state 157 le richieste di iscrizione per oltre 1,85 GW di potenza. Si parla quindi di progetti con celle e inverter non originarie della Cina e moduli non assemblati nello Stato dell’Asia orientale o da società di proprietà di soggetti cinesi.

“Il GSE pubblicherà le graduatorie entro il 15 dicembre 2025”, si legge sul sito del GSE, in relazione nell’ambito del Net Zero Industry Act.

A inizio ottobre, il GSE aveva comunica di aver ricevuto 273 manifestazioni di interesse per un totale di 3.161 MW.

In considerazione delle richieste pervenute, i contingenti messi a disposizione nella procedura competitiva sono quelli previsti dal decreto direttoriale del 3 settembre 2025, ovvero:

  • minimo: 200 MW;
  • obiettivo: 900 MW;
  • massimo: 1.600 MW.

In un’intervista a pv magazine Italia Mattia D’Amato, amministratore delegato di EN.IT, ha detto che le tariffe per l’asta Nzia “probabilmente non scenderanno sotto i 65-70 €”.

In una seconda intervista, Francesco Emmolo, general manager Italia e Grecia di Longi, aveva detto che un modulo di produzione europea costa almeno il doppio di un modulo di produzione extra europea, che utilizza gli stessi componenti. Nel giornalismo italiano, questa asta è stata anche chiamata Fer X “anti-cinese”.

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