Sardegna, approvate le modifiche alla legge regionale sulle aree idonee

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Il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato la proposta di legge (Pdl) n.146 che modifica e integra la 20/2024, ovvero la legge sulle aree idonee.

“La proposta di legge n. 146, presentata dai consiglieri Antonio Solinas e Gianluca Mandas, nasce dall’esigenza di favorire la diffusione delle energie rinnovabili contenute nella legge attuando più efficacemente le misure contenute nella regionale n.20 del 2024”, ha commentato l’assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, Francesco Spanedda.

“Nonostante lo spirito della legge fosse chiaro, l’utilizzo dei finanziamenti poteva essere messo a rischio da interpretazioni restrittive e difficoltà di applicazione. Le modifiche proposte sgombrano il campo da questo tipo di interpretazioni, chiarendo che gli impianti possono essere installati sui tetti dei centri abitati. Semplificano oltretutto l’interpretazione della norma per quanto riguarda le aree industriali. Si introduce inoltre un regolamento per progetti al di fuori delle aree idonee che permetterà alle Amministrazioni di sviluppare le istruttorie in maniera uniforme sul territorio regionale. I Comuni dovranno istruire pratiche e procedimenti in merito ai quali la Regione vuole garantire chiarezza e uniformità”, ha spiegato l’assessore.

Spanedda ha infine ricordato che “le aree idonee individuate dalla legge 20 già consentono alla Sardegna di contribuire pienamente agli obiettivi europei di produzione da fonti rinnovabili”.

La Pdl era stata proposta e illustrata a fine ottobre dai consiglieri Antonio Solinas (Pd) e Gianluca Mandas (M5S) e il 23 dello stesso mese era arrivato il via libera delle Commissioni Governo del Territorio (IV) e Attività produttive (V).

Con le modifiche le superfici di copertura di manufatti edilizi diventano idonee per gli impianti fotovoltaici anche in deroga al limite di distanza minima dai centri abitati di 1 km. Viene inoltre introdotto un criterio di idoneità per impianti di piccola taglia nelle zone urbanistiche omogenee a destinazione commerciale e logistica.

Intanto, si aspetta di conoscere le sorti della legge regionale sulle aree idonee impugnata dal Governo a febbraio e sulla quale si attende la pronuncia della Corte costituzionale.

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