A Genova è nata Cers Liguria, presentata come la prima Comunità energetica rinnovabile solidale regionale, promossa da Arcidiocesi di Genova, Camera di Commercio di Genova e Fondazione Auxilium, con l’obiettivo dichiarato di coniugare transizione ecologica, inclusione sociale e contrasto alla povertà energetica.
“Le CER nascono includendo un importante obbligo sociale del 20% a favore delle fasce più fragili: un passaggio fondamentale nella nostra strategia di contrasto alla povertà energetica. La nascita del progetto Cers Liguria è quindi una notizia molto positiva, permette di valorizzare competenze e best practice in una Regione particolarmente dinamica, con 45 CER già costituite o in fase di costituzione”, ha dichiarato l’assessore della Regione Liguria all’Energia, Paolo Ripamonti.
Cers Liguria nasce in forma di fondazione, con sede legale in Curia, in Piazza Matteotti 4, e adotta il modello “a ombrello” o “multicabina”, pensato per coordinare più configurazioni locali sotto un’unica regia. Questo schema permette di aggregare comunità energetiche diverse, offrendo supporto tecnico, amministrativo e legale che singoli cittadini o piccole realtà faticherebbero a costruire da soli, e di orientare in modo unitario le ricadute sociali dei benefici economici.
Gli impianti fotovoltaici potenzialmente saranno installati su tetti di edifici ecclesiastici, del terzo settore o di attività economiche, per generare energia condivisa all’interno della comunità, con un meccanismo di ripartizione che destina una quota dei benefici alle utenze in maggiore difficoltà economica.
Tra le altre CER attive nel capoluogo ligure c’è anche Geeco – Genova Energie Condivise, presentata la scorsa estate come CER Solidale di Genova attiva in particolare nell’area del centro storico. Secondo la documentazione pubblicata il primo impianto fotovoltaico della CER sarà un sistema fotovoltaico da circa 70 kW installato sul tetto dell’Acquario di Genova, grazie alla disponibilità di Costa Edutainment.
L’energia prodotta sarà condivisa tra i membri della comunità e i ricavi saranno reinvestiti in progetti ambientali e sociali nel centro storico. La configurazione iniziale di Geeco copre l’area servita dalla cabina primaria che comprende il bacino del Porto Antico, l’Acquario e parte delle alture genovesi, con l’obiettivo dichiarato di estendere progressivamente la rete di impianti fotovoltaici a tutta la città.
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