Nella quarta settimana di novembre, i prezzi nella maggior parte dei principali mercati europei dell’energia elettrica sono rimasti su livelli simili a quelli della settimana precedente, con i valori più elevati registrati nei primi giorni della settimana. L’Italia, oltre a rimanere il mercato più caro, ha fatto segnare un aumento. Lo dice AleaSoft Energy Forecasting nella sua analisi settimanale.
“In molti mercati, la media settimanale è leggermente diminuita rispetto alla settimana precedente. Fanno eccezione il mercato IPEX in Italia e il mercato EPEX SPOT nei Paesi Bassi e in Germania, che hanno registrato aumenti rispettivamente del 6,4%, 6,8% e 18%”, ha scritto la società di consulenza spagnola.
L’Italia ha raggiunto la media settimanale più alta, 126,63 €/MWh. I mercati meno cari sono stati i mercati nordico, spagnolo, portoghese e francese, con medie rispettivamente di 61,63 €/MWh, 71,58 €/MWh, 72,22 €/MWh e 79,77 €/MWh.
Negli altri mercati analizzati da AleaSoft Energy Forecasting, i prezzi variavano da 95,49 €/MWh nel mercato N2EX del Regno Unito a 123,57 €/MWh nel mercato tedesco.
Fattori
Nella settimana del 24 novembre, la produzione di energia solare fotovoltaica è diminuita nella maggior parte dei principali mercati elettrici europei rispetto alla settimana precedente. Il mercato tedesco ha registrato il calo maggiore, pari al 54%. Seguono i mercati francese e spagnolo, con cali rispettivamente del 13% e del 10%. Il mercato portoghese ha registrato il calo minore, pari all’8,0%. Il mercato italiano è stata l’eccezione, invertendo la tendenza negativa delle due settimane precedenti con un aumento del 5,7% nella produzione di energia solare.
“Il 24, la produzione è diminuita in tutti i mercati analizzati, segnando il giorno con la produzione di energia solare più bassa del mese per Germania e Italia. Ciononostante, il mese di novembre si è concluso come un mese record per la produzione di energia fotovoltaica rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti nei principali mercati”, ha scritto la società di consulenza spagnola.
Durante la settimana del 1° dicembre, secondo le previsioni di AleaSoft Energy Forecasting sull’energia solare, la tendenza al ribasso continuerà in Spagna. Anche in Italia la produzione da questa tecnologia subirà un calo, mentre in Germania aumenterà.
La produzione di energia eolica è invece aumentata nella maggior parte dei principali mercati europei rispetto alla settimana precedente. Il mercato italiano ha registrato il secondo aumento percentuale, facendo segnare un + 22%.
Nella settimana del 24 novembre, la domanda di energia elettrica è aumentata nei principali mercati europei situati più a sud ed è diminuita in quelli più a nord. Nei mercati italiano, spagnolo e portoghese, la domanda è aumentata rispettivamente del 5,3%, 4,3% e 4,0%. Durante la settimana, le temperature medie sono state però più miti rispetto alla settimana precedente in tutti i mercati analizzati, ad eccezione dell’Italia.
Per la settimana del 1° dicembre, secondo le previsioni di AleaSoft Energy Forecasting, la domanda aumenterà nei mercati belga, britannico e italiano. Al contrario, la domanda diminuirà nei mercati tedesco, francese, spagnolo e portoghese.
Per quanto riguarda i futures sulle quote di emissione di CO2 nel mercato EEX per il contratto di riferimento di dicembre 2025, lunedì 24 novembre è stato registrato il loro prezzo minimo settimanale di regolamento, pari a 80,60 €/t. Nella maggior parte delle sessioni della quarta settimana di novembre, i prezzi sono aumentati. Di conseguenza, venerdì 28 novembre questi futures hanno raggiunto il loro prezzo di regolamento massimo settimanale, pari a 83,25 €/t. Secondo i dati analizzati da AleaSoft Energy Forecasting, questo prezzo era superiore del 3,5% rispetto al venerdì precedente e il più alto dal 1° febbraio.
I futures sul petrolio Brent per il FrontMonth sul mercato ICE hanno raggiunto il loro prezzo di regolamento massimo settimanale, 63,37 $/bbl, lunedì 24 novembre.Venerdì 28 novembre, il prezzo di regolamento era di 63,20 $/bbl, superiore dell’1,0% rispetto al venerdì precedente.
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