L’azienda tedesca GMB Glasmanufaktur Brandenburg GmbH, produttrice di vetro per pannelli fotovoltaici, ha annunciato il 7 luglio di aver presentato domanda di insolvenza a causa di quella che la casa madre ha definito “l’assenza di annunci politici chiari e di sostegno”.
GMB era allora uno degli ultimi produttori di vetro solare in Europa, con una capacità produttiva giornaliera di 350 tonnellate e 247 dipendenti in uno stabilimento situato nel comune di Tschernitz, nell’est della Germania. Tuttavia, l’azienda ha attraversato difficoltà finanziarie negli ultimi mesi e, a gennaio, ha richiesto la riduzione dell’orario di lavoro del personale a causa del calo della domanda dei suoi prodotti, che le ha comportato perdite mensili pari a 900.000 euro.
Da ottobre 2022, GMB appartiene alla multinazionale indiana Borosil Renewables Limited, che detiene l’86% delle azioni del gruppo Interfloat. Le restanti quote sono in mano a Blue Minds Company.
La scorsa settimana, l’amministratore fallimentare di GMB ha annunciato l’“inaspettato” fallimento di una soluzione di investimento, dopo che l’investitore interessato è stato costretto a ritirare il suo impegno poiché, apparentemente, non è riuscito a garantire il finanziamento per l’acquisizione. I dipendenti saranno licenziati oggi, 1° dicembre, e la chiusura totale dell’azienda avverrà presumibilmente a marzo, quando scadranno i periodi di preavviso.
“È una notizia terribile per i dipendenti di GMB e per le loro famiglie. Comprendo perfettamente la loro immensa delusione e capisco la grande rabbia e frustrazione dei lavoratori”, ha dichiarato il ministro dell’Economia del Brandeburgo, Daniel Keller, che ha espresso rammarico per la chiusura dell’“ultimo produttore di vetro solare dell’Unione Europea”, come sottolineato anche dal sindacato industriale dell’estrazione mineraria, chimica ed energia (IGBCE).
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