Intersolar 2025, la presenza italiana raccontata dagli operatori

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Prima giornata di Intersolar. Sono 72 gli espositori italiani e molto alta è anche la presenza di visitatori dal Bel Paese che si incontrano a ogni incrocio. Stando a quanto raccontato a pv magazine Italia da alcuni degli operatori italiani, essere in fiera una questione di posizionamento oltre che di networking e conoscenza degli sviluppi di mercato.

Il distributore Energia Italia partecipa per il secondo anno consecutivo a Intersolar, una presenza che non è solo simbolica, ma parte di un processo di espansione ben avviato: “Già da tempo stiamo gestendo delle richieste che provengono da tutto il resto d’Europa”, spiega Francesco Augusta, responsabile commerciale e marketing dell’azienda.

Il mercato si sta sempre più europeizzando, complice anche un contesto post-oversupply che ha spinto molti operatori a cercare nuove rotte commerciali: “Il saldatore europeo si è messo alla ricerca di distributori su tutto il continente, per paragonare i prezzi e capire un mercato che si è trasformato velocemente, soprattutto per quanto riguarda i moduli”, osserva Augusta. “Così come molti distributori stranieri si sono affacciati in Italia, anche noi abbiamo ricevuto richieste dall’estero. Parliamo ormai di un mercato europeo”.

Per consolidare questo percorso oltre i confini italiani, l’azienda ha anche presentato il proprio team europeo, potenziando la struttura interna. “Abbiamo introdotto nuove figure, tra cui uno specialista che segue per noi il mercato polacco, uno dei più interessanti a livello europeo. Si tratta infatti del mercato nei top five in Europa per potenza installata: l’anno scorso era al quinto posto, due anni fa al terzo”.

Stand di Energia Italia. Immagine: pv magazine Italia

Immagine: pv magazine Italia

Roberto Garotta, amministratore delegato di TeknoMega, società milanese specializzata in sistemi di fissaggio, racconta che questo è il quarto anno consecutivo di partecipazione a Intersolar.

“Il problema che ci poniamo oggi è come andare a farci conoscere all’estero e come andare a promuovere i nostri prodotti che spesso sono ingombranti, pesanti e difficili da realizzare in Italia e trasportare. Quindi stiamo cercando di capire dove andare, quali sono oggi i paesi più interessanti”

Ci sono Paesi in cui la concorrenza oggi è minore ma stanno sviluppando un mercato fertile. “La Polonia lo è, però attenzione perché lì ci sono grossi produttori di acciaio” e, pertanto, il rischio di essere superati dai produttori domestici è alto spiega Garotta.

Essere a Intersolar, conclude l’ad, è soprattutto “una questione di posizionamento”.

Stand di TeknoMega. Immagine: pv magazine Italia

Presente anche Terna tramite la controllata Terna Energy Solutions (TES) di cui è parte Altenia che si occupa di soluzioni per infrastrutture in alta tensione e impianti fotovoltaici. Essere qui, spiegano i portavoce presenti al padiglione “Italy” che unisce diverse realtà del nostro Paese, è una questione di posizionamento nonostante il core business di Altenia continui a essere in Italia al momento.

Stand “Italy”. Immagine: pv magazine Italia

“È la terza edizione consecutiva che partecipiamo perché Intersolar rappresenta il punto di riferimento per l’intera community delle energie rinnovabili, soprattutto nel Nord Europa. Qui si concentrano le tendenze che guideranno il mercato negli anni a venire, e il KEY fa parte di questo ecosistema, di questa grande community internazionale che lavora ogni giorno per trovare tutte le leve possibili affinché le energie rinnovabili si integrino davvero nei modelli economici e sociali”, dichiara Christian Previati, exbition manager di KEY – The Energy Transition Expo.

Oltre alla volontà di consolidare la propria posizione sul mercato italiano, KEY guarda sempre più all’Europa e al mondo. “Partecipare a Intersolar significa rafforzare i rapporti con i nostri clienti e partner, ma anche confrontarci con una rete internazionale di professionisti e aziende con cui condividiamo la stessa visione di sviluppo sostenibile. È un’occasione preziosa per allargare lo sguardo, non focalizzandosi su un solo segmento, ma comprendendo come diversi ambiti tecnologici e commerciali si integrano nella transizione energetica”, aggiunge Previati.

Ecoprogetti è un’azienda italiana con una forte vocazione internazionale. “Siamo presenti in ogni continente, con centri di assistenza attivi e una rete capillare di clienti nei principali mercati strategici, come l’India e molte altre aree del mondo. Il 100% della nostra produzione è Made in Italy, con il 95% destinato all’export. La nostra proposta si rivolge a clienti globali: conosciamo a fondo le materie prime e i prodotti richiesti nei diversi mercati, offrendo soluzioni su misura per ogni esigenza” dice la società.

Laura Sartore, managing director, spiega che “Intersolar Europe è per noi un appuntamento strategico. È l’occasione ideale per consolidare i rapporti con clienti storici e creare nuove connessioni. Rispetto ad altre grandi fiere internazionali extraeuropee, Intersolar permette all’Europa di posizionarsi come polo attrattivo e competitivo a livello globale, non solo autoreferenziale, ma realmente aperto al mondo”.

“Al centro della nostra partecipazione – aggiunge Sartore – c’è la volontà di ascoltare, confrontarci e crescere insieme a tutte quelle realtà europee – grandi o piccole – che vogliono competere globalmente. È un momento chiave non solo per generare nuovi ordini e rafforzare collaborazioni esistenti, ma anche per approfondire sviluppi tecnici, condividere visioni con centri di ricerca e promuovere l’innovazione industriale. Non parliamo solo di progresso, ma di una continua innovazione”.

Stand di EcoProgetti. Immagine: pv magazine Italia

La presenza di FuturaSun guarda al mercato internazionale, in cui la società dichiara di aver sviluppato “una presenza solida e in crescita”. Il focus è “in particolare sull’Europa, dove siamo già riconosciuti come partner affidabile in mercati chiave come Germania, Spagna, Austria e Paesi del Nord”. Ma non solo, “a questa si affianca una crescente espansione in aree ad alto potenziale come Nord Africa, America Latina e Sud-est asiatico” spiega la società.

“La nostra strategia di crescita si basa su una combinazione di diversificazione, sia in ambito di prodotti offerti, che di fasce di mercato servite. Da un lato, stiamo ampliando la nostra offerta per rispondere in modo sempre più puntuale alla domanda del mercato europeo, con soluzioni che integrano pannelli, inverter e sistemi di storage. Dall’altro, guardiamo con attenzione al segmento utility scale, dove la capacità di offrire garanzie di lungo periodo e una filiera integrata rappresenta un elemento distintivo” dichiara una portavoce di FuturaSun.

Stand di FuturaSun. Immagine: pv magazine Italia

Allo stand 3SUN alcuni rappresentanti spiegano che, in questo momento, il focus delle vendite si concentra nel territorio Italiano, ma si stanno esplorando altri mercati chiave. In Europa la vendita dei prodotti 3SUN è già assicurata attraverso “una vasta rete di distributori”, ma per creare una filiera di pannelli fotovoltaici del vecchio continente in grado di fronteggiare i mercati extra-europei “è necessario puntare sulle caratteristiche distintive del prodotto in termini di qualità ed efficienza”.

In tal senso, sono ritenuti necessari gli interventi regolatori che determinino sistemi incentivanti, per colmare un gap di costo dovuto al dumping dei concorrenti asiatici.

Stand di 3SUN. Immagine: pv magazine Italia

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