Ad aprile i mercati energetici europei hanno seguito in larga misura le prospettive macroeconomiche globali ribassiste, guidate dall’escalation della guerra commerciale, dalla stagnazione dell’attività industriale e dall’incertezza sulle alleanze economiche globali, che hanno messo in ombra i fondamentali rialzisti specifici di ogni regione. Lo ha detto Andy Sommer, team leader Fundamental analysis, modelling & meteorology presso Axpo.
Aumento del gas e altre difficoltà: blackout, congestione
“Nel settore energetico, il perdurare di una produzione eolica insolitamente bassa nella maggior parte dei mercati europei ha continuato ad aumentare la dipendenza dalla generazione termica dispacciabile. Questo ha portato a notevoli picchi di prezzo, con i prezzi spot orari tedeschi che hanno raggiunto i 140 euro/MWh”, ha detto Sommer.
Axpo prevede che l’aumento dell’offerta globale di GNL e il calo della domanda cinese di GNL renderanno disponibili per l’Europa più volumi di GNL a prezzi inferiori rispetto all’inizio dell’anno. Restano tuttavia i rischi di approvvigionamento, tra cui le potenziali interruzioni dovute alla manutenzione del GNL e dei rigassificatori, nonché la crescente concorrenza delle scarse scorte dell’Ucraina e della crescente domanda dell’Egitto.
La Francia ha registrato ad aprile prezzi piuttosto bassi, grazie alla robusta produzione nucleare, al miglioramento del bilancio idrologico e alla riduzione delle esportazioni verso Germania e Belgio. Più a ovest, la penisola iberica ha dovuto affrontare una grave interruzione di corrente dopo l’improvvisa perdita di 15 GW di produzione nel giro di cinque secondi.
“Questo ha portato a una disconnessione automatica dalla Francia e dalla rete europea in generale. Mentre sono in corso le indagini da parte dell’Entsoe, dei TSO e di altre parti interessate, l’incidente è servito a ricordare la crescente quota di energia rinnovabile intermittente nel mix di capacità”, ha detto Axpo.
La congestione della rete è stata nuovamente sotto i riflettori con la tanto attesa revisione delle zone di offerta dei prezzi dell’energia elettrica da parte dell’Entsoe, che propone di suddividere la zona Germania-Lussemburgo in cinque aree separate, una mossa che dovrebbe portare a diversi milioni di euro di guadagni in termini di benessere sociale. “La proposta, tuttavia, ha subito forti critiche da parte dei TSO tedeschi, che sostengono che l’analisi si basa su dati obsoleti e non tiene conto dei progressi già compiuti nell’espansione della rete”, ha detto Sommer.
Germania chiede “reality check”
Berlino ha ora sei mesi di tempo per decidere se adottare la raccomandazione o proporre una soluzione alternativa.
“Nel frattempo, il neo-ministro tedesco dell’Economia e dell’Energia, Katherina Reiche, ha chiesto un “reality check” sull’espansione delle energie rinnovabili nel Paese, sottolineando l’importanza di allineare la crescita dell’eolico e del solare con lo sviluppo della rete per garantire l’affidabilità del sistema”.
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