Produttore di bitume soddisfa il 60% dei consumi energetici grazie a fotovoltaico + accumulo

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In Umbria, a pochi chilometri da Todi, l’azienda PBM, parte del Gruppo Baccarelli, produttore di bitume modificato per uso stradale, ha installato un impianto fotovoltaico  da 414 kW, aderendo al bando regionale Solar Attack 2022.

pv magazine Italia ha intervistato Luigi Stancati, Marketing Manager di Sentnet, che ha sviluppato il progetto, intervenendo contestualmente sulla bonifica della copertura in amianto del sito produttivo.

L’installazione è stata realizzata con moduli bifacciali vetro-vetro del produttore Raytech, specializzato nella tecnologia bifacciale. “Abbiamo scelto questa soluzione per sfruttare al massimo la luce riflessa e aumentare l’efficienza anche su una copertura pressoché piana”, spiega Stancati.

Una parte del tetto è stata rialzata artificialmente per migliorare l’inclinazione dei moduli verso sud e ottimizzare l’irraggiamento diretto, ma anche per ottenere un miglior effetto di rifrazione sulla superficie retrostante, amplificando così la produzione complessiva. Il layout prevede anche una parete fotovoltaica verticale esposta a sud-est, con una potenza di circa 50 kW: una scelta strategica per incrementare la produzione nelle prime ore del mattino, quando il fabbisogno aziendale è già attivo.

“Un impianto classico orientato a sud concentra la produzione intorno a mezzogiorno”, spiega il manager di Sentnet, “ma installare anche moduli verticali a sud-est consente di generare energia già al sorgere del sole. È una scelta ottimale per chi punta all’autoconsumo, perché la produzione è più allineata ai reali profili di assorbimento elettrico dell’impianto”.

L’impianto, entrato in funzione a febbraio 2025, è gestito da tre inverter Huawei da 115 kW per i moduli su tetto, e da un ulteriore inverter da 60 kW dedicato alla parete verticale. La combinazione delle diverse esposizioni consente una produzione più distribuita nel tempo, utile soprattutto nei mesi invernali: “Mentre d’inverno l’impianto su tetto è molto limitato rispetto ai rendimenti estivi, i pannelli verticali lavorano proporzionalmente molto di più, contribuendo in modo sostanziale alla stabilità dell’autoconsumo”.

L’elevato fabbisogno elettrico dell’azienda – circa 600.000 kWh all’anno – ha spinto PBM a completare l’intervento con un sistema di accumulo da 125 kWh, del produttore Energy. Questo ha consentito di raggiungere un tasso di autoconsumo del 70%, arrivando a coprire fino al 60% del fabbisogno totale.

“L’obiettivo è stato costruire un sistema coerente, dove ogni elemento – dall’orientamento dei moduli al tipo di accumulo – concorre a massimizzare l’efficienza e l’autonomia energetica, oltre a rinnovare completamente anche l’estetica dello stabile”, sottolinea Stancati.

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