Enel ha presentato ieri a Fiumicino “Pioneer”, il più grande sistema di storage energetico che utilizza batterie second-life ibride in Italia. Il sistema BESS ha una capacità di accumulo pari a 10 MWh, 2,5 MW di potenza ed è costituito da 762 pacchi batteria e moduli non più utilizzabili per la propulsione derivanti da tre case automobilistiche: Mercedes-Benz (50%), Stellantis (circa 30%) e Nissan (circa 20%).
Il progetto Pioneer (airPort sustaInability secONd lifE battEry stoRage) è stato realizzato in collaborazione con Aeroporti di Roma (ADR) e il contributo scientifico dell’istituto di ricerca tedesco Fraunhofer. Il sistema è integrato con Solar Farm, il più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo in uno scalo europeo, inaugurato a gennaio.
L’impianto è stato selezionato tra i vincitori del bando Innovation Fund SSC-2020 promosso dall’Agenzia europea per il clima, l’ambiente e le infrastrutture (Cinea) che ha fornito un contributo di circa 3 milioni di euro sul costo totale di realizzazione pari a 5,5 milioni di euro.
Nel corso della tavola rotonda che si è tenuta ieri mattina, Nicola Rossi, head of Innovation Enel, ha sottolineato l’importanza dello storage: una tecnologia giovane che “nel 2010 costava 1.400 euro/kW, oggi costa tra i 100 e i 130 euro/kW” e in forte crescita “a livello globale nel 2022 copriva circa 30 GWh, nel 2023 100 GWh, nel 2024 170GWh: lo storage cresce a un tasso di circa il 70% annuo”.
“Pioneer interagisce con un software di ottimizzazione che ha disposizione diverse base dati: funzionamento dell’impianto fotovoltaico, consumi dell’aeroporto in tempo reale, funzionamento delle batterie. Tutto questo viene ottimizzato per mettere azioni al momento migliore e dare energia quando c’è più bisogno a livello di consumi”, ha spiegato Francesca Gostinelli, head of Enel X Global Retail.
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Successivamente, nel corso della visita all’impianto, Rossi ha spiegato che le batterie, dopo il loro primo ciclo di vita nelle autovetture, “sono ancora adeguate e hanno l’80% dell’energia residua per poter fornire questo servizio”.
Rispondendo ad alcune domande di pv magazine Italia, ha aggiunto che “non abbiamo ancora pianificato un altro progetto simile, però contiamo una pipeline di storage di circa 2,3 GW nei prossimi tre anni in tutto il mondo e valuteremo caso per caso laddove conviene anche questa opzione”.
Sul nuovo ciclo delle batterie, l’head of Innovation Enel ha detto che “pensiamo possa durare tra i 10 ai 15 anni, quindi un po’ inferiore rispetto a un impianto nuovo ma è comunque molto significativo e tale da ripagare gli investimenti”.
“A quel punto – ha aggiunto – saranno completamente esauste perché da questo tipo di applicazione le scarichiamo fino a un livello minimo funzionale e potranno essere indirizzate verso un processo di riciclo”.

Immagine: pv magazine Italia
Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma, ha detto che il piano di generazione fotovoltaica di Aeroporti di Roma è di arrivare “a oltre 60 MW”, quasi triplicando l’attuale capacità. Potrebbe quindi “essere utile una crescita proporzionale della capacità di accumulo”.
“Stiamo aspettando che l’innovazione tecnologica porti i costi dei sistemi di accumulo anche non innovativi come questo a livelli sostenibili, nel frattempo la nostra solar farm lavorerà comunque a sistema con la nostra capacità di generazione tradizionale che oggi è a metano ma che entro il 2030 sarà riconvertita a biometano” ha aggiunto Troncone.

Immagine: pv magazine Italia
All’evento di presentazione hanno partecipato anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, il presidente di ADR, Vincenzo Nunziata, il chief aviation officer di ADR, Ivan Bassato, il presidente di Loccioni, Enrico Loccioni, il direttore centrale Enac Programmazione Economica e Sviluppo Infrastrutture, Claudio Eminente, e la Project Advisor-Innovation Fund di Cinea, Annachiara Vercellin.
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