Oltre 750 milioni di euro per la valorizzazione di sedimi della Difesa su cui installare e gestire impianti di produzione di energia da Fonti di Energia Rinnovabile (FER). È il bando “Energia 5.0” pubblicato da Difesa Servizi, società in house del ministero della Difesa, il 4 giugno.
Il valore complessivo è pari a 768.178.468 euro, calcolato come in base al valore medio di energia prodotta per ettaro, del numero di ettari a bando e degli anni di concessione. Il ministero ha considerato una produzione media di energia per ettaro all’anno di 175.000 kWh/ha, il prezzo medio dell’energia al 7 aprile (0,16643 €/kWh), gli ettari totali (1055 ha) e gli anni di concessione (25 anni).
Il bando suddivide i sedimi in tre blocchi, a seconda della superficie, e la durata della concessione, per ogni sedime aggiudicato a bando, non può eccedere il periodo massimo di complessivi 25 anni. Il valore dell’investimento medio stimato, per singolo lotto/sedime, è valutato pari a 700.000,00 €/ha per ogni ettaro di estensione delle aree utili.
La gestione dell’energia prodotta da ogni impianto dovrà essere articolata in tre vie:
- una quota non inferiore al 10% dovrà essere destinata gratuitamente alle esigenze della Difesa tramite cessione al soggetto/OEE;
- una quota ricompresa minima dell’11% dovrà essere venduta alla Difesa;
- una quota residua ottenuta per differenza tra quella prodotta dall’impianto fotovoltaico e le prime due sopraelencate, potrà essere venduta al libero mercato, riconoscendo a Difesa Servizi uno spread (fee) per singolo kWh ceduto a mercato.
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