Seconda asta Fer X transitorio, Italia Solare: risultato oltre le aspettative

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Andrea Rovera, co-coordinatore del Gruppo di lavoro (GdL) sulla Filiera produttiva e approvvigionamenti sostenibili di Italia Solare, ha spiegato che l’asta Nzia ha suscitato più interesse del previsto. Il Gestore dei servizi energetici (GSE) ha infatti ricevuto 273 manifestazioni di interesse per un totale di 3.161 MW.

“Oltre 3 GW, quasi il doppio rispetto al contingente prestabilito, un risultato oltre le aspettative di tanti. C’è interesse sul mercato, contrariamente a quanto molti sostenessero”, Rovera ha detto a pv magazine Italia, durante la prima edizione di Solar Solutions, in corso a Torino.

I prezzi di questa asta sono maggiori rispetto all’asta precedente.

“L’indice dei prezzi della produzione industriale è migliorato. Quindi fondamentalmente c’è 1 euro/MWh in più rispetto all’asta tradizionale. Per raggiungere 1,6 GW, saranno necessarie offerte per almeno 1,6 GW con prezzi inferiori a 62,8 €/MWh”, ha ricordato Rovera.

Da oggi (ore 12) si apre quindi il bando, in chiusura poi il 31 ottobre.

“Quando si chiuderà ci diranno quanti hanno partecipato. Si avrà una visione più di dettaglio a quel punto. Ma sapremo i vincitori solo a metà dicembre”, ha sottolineato il co-oordinatore del GdL sulla Filiera produttiva di Italia Solare.

Ricordando che le manifestazioni d’interesse ricevute per la prima asta del Fer X transitorio sono state significativamente superiori rispetto ai progetti che poi hanno materialmente partecipato all’asta stessa, l’ingegnere non si esprime sulla possibilità che ciò avvenga anche nella seconda asta, ma sottolinea che sono necessarie garanzie importanti per partecipare all’asta, anche alla seconda.

“Le manifestazioni d’interesse sono pressoché gratuite. Sono invece necessarie garanzie pari al 5% dei costi del progetto per partecipare e 10% quando uno effettivamente vince. Si parla di 700.000-800.000 euro al MW di costi e quindi fideiussioni importanti: più di 40.000 €/MW”, ha detto Rovera, spiegando che i progetti che hanno fatto un passo indietro nel percorso della prima asta sono probabilmente quelli di operatori non pronti o con altre priorità finanziarie.

Rovera dice che chi partecipa e chi va avanti è veramente intenzionato, scartando quindi i progetti meno seri, aggiungendo che l’asta normale si è aperta d’estate,. Questo ha causato non poche difficoltà ai promotori dei progetti che volevano aprire le garanzie fideiussorie per partecipare all’asta.

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