Si sono svolte ieri alla Camera le prime audizioni sullo schema di decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo n. 190/2024, ovvero il Testo unico FER, approdato in Parlamento mercoledì 22 ottobre. Tra le associazioni di categoria del fotovoltaico, le Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive) hanno ascoltato Italia Solare e Alleanza per il fotovoltaico.
Italia Solare nella memoria depositata ha evidenziato che, nonostante la consultazione pubblica propedeutica alla stesura del correttivo, con il testo proposto “le cose subirebbero un peggioramento”. In particolare, l’associazione ha sollevato problematiche relative alle tre tipologie di procedure autorizzative: attività libera, procedura abilitativa semplificata (PAS) e autorizzazione unica (AU).
L’Alleanza per il fotovoltaico nel suo documento ha riconosciuto alcune migliorie che il correttivo apporterebbe, come l’introduzione di un riferimento esplicito ai sistemi di accumulo, l’eliminazione della “clausola di salvezza” che faceva salva l’applicazione del Testo unico edilizia, l’introduzione della possibilità di una proroga concordata dei termini procedimentali in caso di integrazioni documentali complesse e la ridefinizione delle compensazioni ambientali nella direzione di un maggiore sostenibilità degli oneri posti in capo agli operatori.
Tuttavia, ha segnalato anche che lo stesso da un lato ha trascurato di risolvere alcune criticità già presenti, dall’altro introdurrebbe modifiche alla disciplina del Testo unico che finirebbero per complicare ulteriormente, anziché semplificare.
Più nello specifico, Italia Solare chiede di eliminare l’obbligo di ottenere preventivamente il titolo edilizio per attività libera e PAS (la formula “ove necessario” è ritenuta fonte di incertezza) e, in subordine, di circoscriverlo a casi specifici, escludendo in particolare gli impianti fotovoltaici su edifici. La stessa memoria propone di riportare in PAS e AU l’acquisizione dei titoli nell’alveo della conferenza dei servizi, anziché imporre adempimenti propedeutici esterni.
Relativamente alle concessioni, Italia Solare segnala che la richiesta separata e anticipata delle concessioni per attraversamento di superfici pubbliche (oltre al titolo edilizio) aggrava tempi e rischi, proponendo l’acquisizione nell’ambito della PAS o dell’AU.
Alleanza per il Fotovoltaico propone di consentire l’avvio dell’AU anche in pendenza della sola istanza di disponibilità delle aree pubbliche (non della disponibilità definitiva), chiarendo che la concessione riguardino solo le superfici dell’impianto e che la condizione sospensiva si applichi alla sola realizzazione. L’obiettivo è di evitare blocchi procedurali su tracciati di opere di rete che spesso variano in iter.
Per quanto riguarda la PAS, l’Alleanza chiede di limitare l’efficacia preclusiva del dissenso delle amministrazioni ai soli casi in cui il parere sia obbligatorio e vincolante, rinviando le questioni legate a salute e/o incolumità alle normative settoriali.
Italia Solare, inoltre, rileva la mancata previsione di una transizione ordinata tra il d.lgs. 190/2024 e il correttivo e chiede una disciplina che consenta di concludere i procedimenti avviati secondo il quadro previgente.
Le due associazioni, nelle memorie depositate, hanno presentato numerose altre richieste che vanno da una maggiroe chiarezza definitoria per potenza, rapporto area/volume, agrivoltaico e impianti a terra in coerenza con il quadro UE e con “norme limite” per le Regioni, a criteri trasparenti di calcolo delle soglie per le compensazioni, all’introduzione di una soglia percentuale minima rapportata all’area occupata dall’impianto per l’impermeabilizzazione e tempi più calibrati o flessibili per gli espropri.
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