Mercato elettrico, le proposte di Italia Solare sul recepimento della direttiva UE

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In audizione alla Camera sullo schema schema di decreto legislativo che attua la direttiva UE 2024/1711 relativa al mercato elettrico, Italia Solare ha presentato ieri alla X Commissione (Attività produttive) richieste in particolare sull’art. 5 (diritto alla condivisione dell’energia) e sull’art. 7 (accordi di connessione flessibili).

Pur apprezzando l’avvio della disciplina della condivisione dell’energia come forma diffusa di autoconsumo, l’associazione nella memoria depositata rileva una trasposizione troppo “meccanica” delle norme europee e il mancato coordinamento col d.lgs. 199/2021 relativamente all’autoconsumo da fonti energetiche rinnovabili (FER) e alle comunità energetiche rinnovabili (CER) e con il d.lgs. 210/2021.

Italia Solare propone di collocare la nuova disciplina in un articolo autonomo rubricato “Diritto alla condivisione dell’energia”, distinto da quello sulle comunità energetiche dei cittadini, per rendere evidente che la condivisione non comporta l’obbligo di costituire un soggetto giuridico, come invece accade per le CER.

L’associazione chiede inoltre di esplicitare la piena compatibilità fra partecipazione alla condivisione e accesso a strumenti di sostegno sull’energia immessa in rete, come il Fer X.

In relazione ai soggetti coinvolti, viene richiesta una definizione più precisa della natura e dei compiti dell’“organizzatore” e del “soggetto terzo”, in particolare con riguardo al limite di 6 MW, da chiarire rispetto alla potenza complessiva che partecipa alla configurazione, alla potenza detenibile per usi esterni alla condivisione e alla posizione degli impianti nella disponibilità di soggetti diversi dall’organizzatore, dal terzo e dalle grandi imprese.

Nella nota viene inoltre sollevato un dubbio riguardo l’applicazione degli oneri di rete sull’energia condivisa. Poiché il testo recepisce il criterio generale di applicare oneri di rete “commisurati ai costi” senza ulteriore specificazione, l’associazione chiede che l’Autorità di regolazione energia reti e ambiente (Arera) determini, anche in via forfetaria, quali componenti tariffarie regolate non si applichino all’energia istantaneamente autoconsumata.

Per quanto concerne gli accordi di connessione flessibili disciplinati dall’articolo 7, Italia Solare evidenzia che l’impianto trasferisce sostanzialmente le disposizioni europee e demanda una ampia regolazione ad Arera. Pertanto, “non essendo possibile fornire un giudizio e proposte di merito”, l’associazione riporta “alcune considerazioni di metodo”.

In particolare, segnala l’opportunità di integrare la delega con un richiamo all’ambito della disciplina regolatoria relativa alle condizioni tecniche, economiche e procedurali di connessione. Italia Solare osserva, inoltre, che il tema sopraggiunge mentre è atteso DL energia volto anche a superare la questione della saturazione virtuale delle reti.

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