Sindacati chiedono di salvaguardare i posti di lavoro di Enertronica Santerno

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La Città Metropolitana di Bologna, i sindacati, la rappresentanza sindacale unitaria (RSU), i curatori fallimentari e i rappresentanti istituzionali locali e regionali si sono ritrovati a inizio settimana in occasione del Tavolo convocato dalla Città Metropolitana di Bologna per affrontare la crisi di Enertronica Santerno. Questo dopo l’apertura della procedura di liquidazione giudiziale dell’azienda.

“Abbiamo chiesto come Uilm unitamente alle altre organizzazioni sindacali, una soluzione che abbia natura industriale sia per salvaguardare i livelli occupazionali, sia per il tessuto produttivo locale”, ha commentato a pv magazine Italia Stefano Lombardi, segretario della Uilm Bologna.

I curatori hanno confermato l’attivazione dell’esercizio provvisorio, mentre i sindacati hanno confermato che sono arrivate diverse manifestazioni di interesse.

Come riportato da un articolo de Il nuovo Diario Messaggero, la liquidazione giudiziale dell’azienda mette a rischio la continuità produttiva e il futuro dei 105 lavoratori dello stabilimento: restano critiche le forniture, compromesse dagli insoluti accumulati. Il Codice della crisi richiede ora la ricognizione dei creditori, la mappatura delle commesse e l’analisi delle eventuali proposte industriali.

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